Ora la palla nelle mani di Blair

Molti hanno puntato il dito, più o meno esplicitamente, contro Blair nelle ore che hanno seguito il fallimento del Consiglio europeo. Ma dopo l'emozione, la delusione e a tratti anche la frustrazione, la politica dovrà tornare in gioco e allora si capirà se la sfida culturale e di sistema lanciata dal premier britannico è stata solo un alibi per coprire una posizione negoziale o se la durezza al tavolo della trattativa abbia in realtà aperto una salutare riflessione su quello che si vuole fare dell'Europa. Al momento dalla Gran Bretagna arriva un doppio segnale. Nel merito del bilancio si è impegnata a fare la sua parte perchè sia raggiunta un'intesa sulle prospettive finanziarie, più in generale ha ribadito che la sfida è fra coloro che vogliono un'Unione europea capace di far fronte al futuro contro coloro che vogliono «un'Unione intrappolata nel passato». Certamente un tema sul quale tutti i dirigenti europei saranno chiamati a confrontarsi, anche se proprio la posizione assunta da Blair contiene in sè non poche contraddizioni. Nel dire «no e poi no» a qualsiasi compromesso la Gran Bretagna ha di fatto sancito la spaccatura fra ricchi e poveri all'interno dei 25, proprio mentre il suo premier si spendeva a favore della revoca del debito estero per i paesi poveri in via di sviluppo. Questa posizione negoziale intransigente nella due giorni di Bruxelles potrebbe essere usata per rendere ancora più lontana la prospettiva europea della Turchia, già messa in discussione alla luce dei due no di Francia e Olanda alla Costituzione. Blair è deciso a puntare ad un'apertura dei negoziati di adesione ad ottobre, così come prevedeva la tabella di marcia dei 25. Ma il presidente francese Chirac ha più volte detto di non essere così convinto di questa scaletta e ora che la questione fra i due è diventata quasi personale c'è da chiedersi che cosa accadrà. La presidenza britannica illustrerà il suo programma davanti al Parlamento europeo giovedì, e da lì arriverà un primo segnale ai partner, che sono in attesa di sapere se Blair lancerà un messaggio di ricucitura o se al contrario continuerà nella sua corsa un pò solitaria verso la «svolta».