Berlusconi contestato dagli artigiani
Polemica per la mancata convocazione al tavolo sull'Irap. Il premier: «Non è vero»
Doveva essere solo un saluto finale, il suo intervento all'assemblea annuale della Confartigianato, invece il presidente del consiglio si è dovuto difendere dalle accuse lanciate dal presidente dell'associazione, Giorgio Guerrini, «offeso» per il mancato invito al tavolo sull'Irap. «È una cosa che non corrisponde al vero», ha affermato Berlusconi sventolando il biglietto di invito che il sottosegretario Gianni Letta aveva inviato all'associazione. Clima teso, dunque, ieri mattina a Roma all'Auditorium Parco della Musica, tant'è che non è mancato anche qualche fischio indirizzato al Governo. «Io sono nuovo alla guida della Confartigianato - ha detto Guerrini - ma è toccato a me subire l'offesa di essere stati esclusi dal tavolo per discutere il taglio dell'Irap». Inaccettabili, secondo Guerrini, le ipotesi «a senso unico» prospettate dal Governo, che finirebbero per destinare «quasi il 90% dello sgravio fiscale alle società di capitali» dimenticando un milione e mezzo di imprese artigiane. Berlusconi, al termine della relazione di Guerrini, inaspettatamente sale sul palco. «Questo è l'invito - ha detto mostrando il foglio - Possiamo collaborare, ma non si può ribaltare la realtà». Il presidente del Consiglio ha sottolineato come «nessuno al Governo pensa di aiutare le grandi imprese chiudendo le piccole, che sono il cuore della nostra economia». Questo passaggio ha raccolto l'applauso della platea. Il premier ha chiuso l'intervento con tono seccato. «Ora vi saluto e vado a lavorare anch'io per loro», indicando l'assemblea. Pronta la replica di Guerrini in chiusura dei lavori. «L'invito mostrato da Berlusconi - spiega con una copia in mano - è quello relativo all'incontro tenuto ieri sera (martedì, ndr), al quale siamo regolarmente intervenuti. Quello a cui mi riferivo era il primo incontro, svoltosi venti giorni fa». Solo grazie al ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, ricorda Guerrini, «siamo stati convocati in seconda battuta». Dall'assemblea di Confartigianato «viene un monito da noi condiviso: gli artigiani e le piccole imprese chiedono riconoscimento ed attenzione», ha detto il presidente della Cna, Ivan Malavasi. Mentre il presidente di Casartigiani, Giacomo Basso, riconosce la buona fede di Berlusconi, ma «adesso non ci potrà essere più un Governo di qualsiasi schieramento che potrà sottovalutarci».