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Il premier: «Stufo dei ras locali»

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Latina e Rieti, Berlusconi arrabbiato. Problemi per il tesseramento di Fi

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Soddisfatto per come la Casa delle Libertà si è ripresa dopo la batosta delle elezioni. Contento per le continue divisioni nel centrosinistra che stanno dilaniando il centrosinistra. Pronto a procedere al taglio dell'Irap. In questo clima di rinnovato entusiasmo non mancano i problemi. Innanzi tutto, nonostante una circolare inviata dal coordinamento nazionale a tutti i dirigenti locali, il tesseramento è lontano dal dare gli effetti sperati. «Il motivo è semplice - ha spiegato un coordinatore regionale - i nostri militanti non sanno se Forza Italia proseguirà o si scioglierà nel partito nuovo; c'è troppa incertezza». E dal tesseramento arriva una buona quota del finanziamento. L'ultima tegola è arrivata dal Lazio. Nel giro di pochi giorni tre consiglieri comunali «azzurri» a Rieti sono passati con la Dc di Rotondi; l'uomo forte di Latina, Fazzone, ha fatto la crisi sia al Comune che alla Provincia, mentre l'uomo forte di Viterbo, Gigli, rifiuta di incontrare la neo-coordinatrice regionale Beatrice Lorenzin, nominata da Berlusconi in persona. Chi ha parlato col premier riferisce che Berlusconi avrebbe detto suppergiù di essersi veramente stufato di tutti questi piccoli ras. Intanto Sandro Bondi ha messo a punto anche la sua segreteria, distribuendo nuovi incarichi. Nell'ambito della definizione delle competenze dei componenti della segreteria del coordinatore nazionale ad Angelo Pisanu, vice responsabile della segreteria politica, è stata affidata la delega dei rapporti con i movimenti e partiti politici. Mariastella Gelmini, coordinatore regionale della Lombardia, ha ricevuto l'incarico di responsabile organizzativo dei rapporti con tutte le strutture territoriali del partito. Infine, Francesco Giro, responsabile dei rapporti con il mondo cattolico, è stato nominato consigliere politico del coordinatore nazionale.

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