ACLI
Ieri, in tarda mattinata, presso la sede nazionale delle Acli, Paolo Bedoni, presidente della Coldiretti, Luigi Bobba, presidente delle Acli, Luigi Marino, presidente di Confcooperative, e Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, hanno spiegato perché, per loro, la vita è «la nuova frontiera della questione sociale», e perché, sulla vita, è meglio scegliere di «non votare». «La scelta del non voto - ha detto Bobba - è una scelta ragionevole contro la prospettiva di una società discriminatoria dove poche grandi imprese controllano le mappe genetiche e decidono l'evoluzione della specie». «La vita - ha detto ancora il presidente delle Acli - è una nuova frontiera della questione sociale, è un campo di scelte che necessita regole di convivenza. Per questo abbiamo deciso di prendere posizione insieme, pur nella specificità delle storie». «Respingo ogni etichetta di oscurantismo come le accuse di avere una posizione di destra o di essere obbediente alla Cei - ha aggiunto -. Queste etichette non ci appartengono. Se vincono i sì la legge 40 sarà demolita e il Parlamento avrà le mani legate. Votare no è dare di fatto una mano ai sì. Noi ci schieriamo dalla parte dei più deboli, dei senza voce». Parole, quelle di Bobba, che hanno anche toccato la questione della possibilità di una revisione della legge 194. «La legge sull'aborto non è in discussione, i temi della legge sulla procreazione assistita sono del tutto inediti e occorre un'azione propositiva per costruire un'etica pubblica condivisa che resista al nuovo liberismo della genetica». Pezzotta, ha invece detto che «la Cisl non dà indicazioni di voto ai suoi iscritti», ma lui non va a votare perché «è sbagliato che la politica rinunci al suo ruolo in una materia così delicata». La scelta del non voto «è una scelta di democrazia e di politica - ha spiegato -. Non credo sia più democratico di me chi va a votare». «Non accetto che chi si astiene venga additato come cattivo maestro che diseduca - ha incalzato Luigi Marino -. In questi giorni riemerge uno spirito anticattolico inaccettabile, molti insulti e poca informazione. I cattolici sono portatori d'acqua se parlano di pace, solidarietà, aiuti al terzo mondo. Diventano abietti se difendono la vita e la famiglia». «Non si scherza con un sì o con un no quando si parla di vita - ha concluso Paolo Bedoni -. La scelta dell'astensione non è una scelta politica ma valoriale e morale. Si ha rispetto per la natura, perché non per l'uomo?". P. L. R.