Montezemolo «Ora scelte forti anche impopolari»
Il consigliere economico del premier, Renato Brunetta commenta così il possibile avvio della procedura d'infrazione per deficit eccessivo a carico dell'Italia. «Il fatto non sorprende nessuno, visto che Almunia, nei suoi eccessi di procedura, aveva annunciato le sue intenzioni da alcuni mesi». Per Brunetta, «il fatto che lo stesso Almunia parli di atto dovuto la dice lunga sul carattere burocratico dell'iniziativa, cui si aggiunge una buona dose di pregiudizio ideologico e politico del commissario spagnolo». Pietro Armani (An) presidente della commissione lavori pubblici della Camera sostiene che Almunia è un «burocrate etero-diretto da Romano Prodi», contro il quale occorre «una dura reazione politica» da parte dell'Italia. Dal fronte industriale è intervenuto il presidente della Confindustria Luca di Montezemolo che reclama «scelte forti, urgenti, forse impopolari, di rigore, per reperire risorse indispensabili agli investimenti». Lotta all'evasione fiscale, tagli agli sprechi, sono i punti indicati da Montezemolo. La decisione di Almunia ha ridato fiato alle trombe della sinistra. «Purtroppo i nodi vengono al pettine. Il governo, per mesi e mesi ci ha detto che tutto andava bene. Purtroppo, invece, le cose vanno male». ha detto Francesco Rutelli. «Dobbiamo unirci su un programma per la crescita - continua il leader della Margherita - e non dare retta a chi ci propone oggi di tagliare l'Irap. C'è sempre una tassa da tagliare, quando poi si abbatte sulla testa degli italiani un disastro come questo dei conti pubblici che pesa sul potere di acquisto delle famiglie». I Ds intanto invitano il governo a presentarsi in Parlamento per spiegare come far fronte alla procedura di infrazione. Al termine della riunione della segreteria della Quercia Maurizio Migliavacca ha detto che «a questo punto ci vuole una operazione verità e il governo deve andare in Parlamento affinchè si avvii un confronto sui conti pubblici e il centrosinistra avanzerà le sue proposte».