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L'Italia sceglie il Canada per rilanciare la ricerca

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A siglarli, il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Letizia Moratti. «Con i nuovi accordi - ha commentato - viene rafforzata la politica della ricerca legata alla qualità della vita, al rilancio della competitività delle nostre imprese e alla tutela dell'ambiente». Le intese riguardano vari ambiti, dalla prevenzione delle catastrofi naturali e trasporti più sicuri (tra gli obiettivi della cooperazione spaziale Italia-Canada) alle Biotecnologie con l'istituzione di laboratori di ricerca congiunti per combattere malattie complesse quali i tumori e le patologie neurodegenerative; dai progetti di avanguardia nelle Ict (wireless, trasmissione dati ultraveloce), alle nanotecnologie e la chimica per l'ambiente. «Con queste nuove intese internazionali - ha detto Moratti, che ha sottoscritto con il ministro canadese per il Commercio internazionale, James Peterson, una dichiarazione congiunta di supporto a tutte le iniziative di cooperazione scientifica tra i due Paesi - rafforziamo in maniera significativa le tre direttrici prioritarie di ricerca su cui stiamo operando, legate agli ambiti della qualità della vita e della salute, al rilancio della competitività del nostro sistema produttivo, allo sviluppo sostenibile e alla qualità ambientale». Ecco, in dettaglio, alcune delle iniziative avviate. Nel settore spazio l'accordo, sottoscritto dal Presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Sergio Vetrella, e dal Presidente della Agenzia spaziale canadese, Marc Garneau, riguarderà le attività di osservazione della Terra in alcune aree di cooperazione: una missione spaziale congiunta nelle osservazioni ottiche di tipo iperspettrale, sinergie tra il sistema canadese Radarsat e il programma italiano Cosmo-SkyMed, scambio di informazioni, di esperienze e conoscenze a supporto dello sviluppo delle tecnologie dei «radar ad apertura sintetica», sviluppo di applicazioni di mutuo interesse, promozione di accordi tra le industrie aerospaziali dei due Paesi. L'accordo si pone come elemento qualificante del Piano spaziale nazionale 2003-2006, con il quale il Miur ha dato il via al rilancio della ricerca spaziale. Altro accordo è quello multisettoriale tra Cnr e National research Council Canada. L'intesa riguarda principalmente lo sviluppo di progetti comuni sui temi delle nanotecnologie, delle biotecnologie e delle tecniche per l'automazione dei processi industriali. Ulteriori programmi potranno essere sviluppati sulla base delle indicazioni di un comunicato congiunto Cnr-Nrc che avrà il compito di facilitare il formarsi di future intese che privilegino il coinvolgimento anche di partner industriali. Intanto sono state approvate dal G8 della Ricerca le proposte avanzate dal ministro per la creazione di un polo di ricerca per la lotta alle malattie infettive in Africa e per la costituzione di un network di centri di ricerca per la cosiddetta «chimica verde».

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