Francesco conquista tutto il centrodestra «Scelta coerente»
La scelta del presidente della Margherita di schierarsi a favore dell'astensione al referendum sulla procreazione assistita è stata salutata con applausi unanimi dalla maggioranza. «Rutelli si è mosso in assoluta coerenza», è stato il commento di Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno. Per il presidente dei senatori Udc Francesco D'Onofrio «La decisione di Francesco Rutelli, di annunciare il suo non voto nel prossimo referendum può essere tacciata di tatticismo politico soltanto da chi non vede o non riesce a vedere la serietà delle motivazioni addotte da Rutelli». Il senatore di An Riccardo Pedrizzi ha invece rivolto all'ex sindaco di Roma un caloroso «benevenuto tra quelli che, con coerenza, avendo votato in Parlamento la legge 40, ora la difendono da questi referendum di morte. Altro che Prodi». «Rutelli - ha osservato Pedrizzi - dice quello che noi andiamo dicendo da mesi: votare "no" equivale a votare "si"». Soddisfatto anche il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi. «La posizione espressa da Francesco Rutelli - ha detto - sulla legittimità dell'astensione, sulla complessità dei contenuti del referendum, e l'accento posto sui limiti della tecnica e l'intangibilità della persona umana, è una posizione di grande importanza e di grande significato». «Dal leader della Margherita - ha dichiarato il viceministro alle Attività Produttive Adolfo Urso - arrivano parole sensate, soprattutto quando sottolinea che il sì al referendum provocherebbe un macello e una legislazione inaccettabile». Apprezzamento arriva anche dal promotore del comitato «Non votare» e capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè. «Come gran parte dei deputati della Margherita Rutelli ha aderito all'appello all'astensione. La difesa dei valori fondamentali mi sembra la premessa di un bipolarismo maturo e adulto, di cui si sente oggi più che mai il bisogno». Più tiepido il ministro Roberto Calderoli (nella foto): «Mi fa piacere che Rutelli intenda astenersi dal partecipare al referendum sulla procreazione assistita, ma chi è veramente interessato a non fare raggiungere il quorum avrebbe dovuto dirlo prima». E ora? La Cdl aspetta Berlusconi. Come testimoniano anche le parole del responsabile territoriale di Fi Maurizio Lupi. «Ora che anche Francesco Rutelli si è schierato, spero che anche il presidente Silvio Berlusconi decida di dire agli italiani che cosa farà il 12 giugno».