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Boselli ora rilancia la costituente socialista

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Questo il filo conduttore della relazione di Boselli al consiglio nazionale dello Sdi che si è svolto ieri mattina a Roma. Boselli non dimentica però nemmeno l'unità dei socialisti, che resta un obiettivo. E a questo scopo lancia la costituente, cui spetterà il compito di redigere un manifesto-appello per l'unità, aperto a chi vorrà stare nel progetto. Il leader dello Sdi non è tenero con la Margherita per la scelta di presentarsi da soli, nella quota proporzionale, alle prossime elezioni politiche. Una decisione che desta «grandissima preoccupazione», perché comporta il rischio «che entri in crisi il progetto dell'Ulivo». Ma il segretario va oltre sostenendo che lo strappo da Romano Prodi mette in discussione la natura stessa della Margherita perché aprirebbe «una vera e propria crisi di identità del partito». Boselli ricorda che lo strappo è con Prodi «ideatore e fondatore della Margherita», un partito al quale lo Sdi aveva guardato con interesse «proprio per superare lo schema "quercia e cespugli" e aprire la strada alla formazione di una nuova forza riformista senza che vi potessero gravare egemonie di qualsiasi sorta». Ecco perché le vicende della Margherita coinvolgono l'intera area del centrosinistra. Lo Sdi intende aderire al progetto del listone prodiano e, anzi, non potrebbero esserci solo Sdi, Ds e Repubblicani. «L'adesione di altre formazioni, come i Comunisti italiani e l' Italia dei valori snaturerebbe tutto il progetto riformista». Tuttavia questo progetto non allontana, secondo Boselli, l'obiettivo dell'unità socialista. A questo proposito il segretario dello Sdi ha annunciato la costituzione di un comitato promotore per la costituente socialista che si realizzerà dopo il congresso dello Sdi nel prossimo anno, prima delle elezioni politiche.

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