Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Analisi giusta, la crisi esiste»

default_image

  • a
  • a
  • a

E non poco. I commenti degli esponenti dell'Unione concordano tutti sul fatto che la relazione del presidente di Confindustria ha messo in luce i reali problemi del paese. «Mi trovo consapevole e concorde sulla diagnosi — ha commentato Romano Prodi — Montezemolo non ha nascosto nessuno dei problemi del Paese, proponendo soluzioni fattive». Giudizio positivo anche dal presidente della Regione Campania per il quale le richieste del presidente di Confindustria «coincidono con quelle che il Coordinamento delle Regioni meridionali ha posto al centro della propria piattaforma politico-programmatica. Montezemolo giustamente pone in risalto il valore del Patto tra istituzioni, parti sociali e mondo delle imprese per lo sviluppo del Mezzogiorno, che proprio qui in Campania abbiamo per primi sperimentato già nei mesi scorsi». Per il leader dei Ds Piero Fassino si tratta di «una giusta e allarmante denuncia della situazione economica del nostro Paese, la sollecitazione a dare finalmente forza a una politica economica e industriale che sia all'altezza di questa situazione critica». Secondo Fassino la relazione del presidente degli imprenditori contiene «anche proposte che ci indicano che è possibile tornare a far crescere l'Italia e spero che finalmente il governo si renda conto che bisogna cambiare la politica seguita fin qui e che la cambi». Insomma «una relazione condivisibile — conclude Fassino — ma che al tempo stesso contiene anche indicazioni per come uscirne». Il presidente dello Sdi, Enrico Boselli, sottolinea invece come il discorso di Montezemolo sia una vera e propria bocciatura della politica di Berlusconi. «L'Europa non può diventare il nemico e l' alibi delle mancate scelte italiane — ha commentato — Credo che sia un messaggio al governo molto chiaro e molto netto. Una relazione che indica una politica fiscale esattamente contraria a quella che è stata fatta, cioè che affronti il problema del cuneo fiscale e lo risolva. Una buona relazione coraggiosa e forte». E rispondendo al commento del vicepremier Gianfranco Fini, che ha parlato di una relazione viziata da interessi parte, Boselli osserva: «Quali sarebbero gli interessi di parte? Penso che Montezemolo abbia a cuore, come tutti gli imprenditori, gli interessi del Paese. Anche l'applauso che ha ricevuto dimostra che in platea non c'erano duemila imprenditori con interessi di parte». Per l'Udeur quella di Luca Cordero di Montezemolo è una relazione «estremamente condivisibile». «Oltre a fotografare una realtà difficile in cui versa il Paese, rappresenta — afferma una nota del partito di Mastella — un segnale forte che deve indurre tutte le forze politiche, sociali, culturali ed imprenditoriali del Paese a lavorare insieme al fine di superare il difficile momento di recessione». L'Udeur sottolinea pure come «sia necessario, allora, riprendere il filo del dialogo cercando di mettere insieme proposte e programmi seri. Non solo per quel che concerne il presente, e bisogna fare in fretta, ma soprattutto per quel che riguarda il futuro del Paese». Condivide l'analisi di Montezemolo anche Walter Veltroni. «È stata una relazione molto consapevole della drammaticità del momento. Credo che il presidente di Confindustria abbia ragione a richiamare su questo l'attenzione del Paese. Forse siamo di fronte alla più dura situazione economica che si sia creata dal dopoguerra ad oggi e che sembra non essere sufficientemente all'attenzione di tutte le forze politiche e di tutte le istituzioni». Per Veltroni, Montezemolo ha richiamato l'attenzione su questa situazione «con toni molto preoccupati e con l'indicazione di una serie di frontiere di innovazione su molte delle quali io sono d'accordo». Unica voce discorde nel centrosinistra è quella di Fausto Bertinotti: «Francamente, anche le cose interessanti dette qua e là nella relazione sono assolutamente annichilite dalla posizione che il capo della Confindustria tiene sui salari e sui contratti». «La posizione non solo è grave nei confronti dei lavoratori — dice il segretario del

Dai blog