Il centrosinistra preferisce il Milan a Romano
Prodi chiama a raccolta a Roma i fedelissimi per discutere della bomba scoppiata all'interno della Margherita? Più facile e più divertente mollare tutto e imbarcarsi per la trasferta calcistica turca. Poi si vedrà. Così avranno pensato gli otto parlamentari dell'Unione, inseriti tra i cinquanta deputati che assisteranno oggi da privilegiati alla finale di Champions League tra Milan e Liverpool a Istanbul. E così saranno lontani anni luce dal vertice prodiano in cui si gioca il futuro della coalizione di centrosinistra. Il drappello parlamentare bipartisan partirà infatti per Istanbul nel primo pomeriggio e non, come dapprima previsto, in mattinata, così da poter partecipare alla votazione per eleggere due giudici costituzionali. Quindi Casini, facenmdo la voce grossa è riuscito a fermare tutti e cinquanta per qualche ora. Prodi, quegli otto, assolutamente no. I parlamentari di maggioranza e opposizione uniti dalla fede rossonera raggiungeranno la città sul Bosforo con un volo speciale organizzato dal presidente del Milan Club Montecitorio, Antonio Verro (FI). Per poter partire da Fiumicino a bordo di un charter Alitalia intorno alle 15, chiederanno di poter essere autorizzati a votare per primi nella votazione del Parlamento in seduta comune, che inizierà a Montecitorio alle 12. Di conseguenza, salterà quasi sicuramente la tappa della delegazione al Consolato d'Italia a Istanbul: una volta arrivati nella città del Bosforo, i parlamentari andranno direttamente allo stadio Olimpico. «Prima viene il dovere, dopo il piacere», spiega Antonio Verro, osservando che «è doveroso partecipare alla votazione per l'elezione dei giudici costituzionali, specie dopo le affermazioni dei presidenti di Camera e Senato. Nel gruppo, che comprende fra gli altri Maurizio Lupi (FI) e Bobo Craxi (Nuovo Psi), ci sarà un solo parlamentare di fede non milanista: è Guido Crosetto di Forza Italia che tifa per la Juventus. Nessuno scrupolo invece nei riguardi di Prodi e dei suoi problemi da partedi Gianclaudio Bressa, Franco Grotto, Luigi Meduri, Giuseppe Molinari, Francesco Monaco, Giampaolo Nuvoli, Domenico Pappaterra e Giovanni Battaglia. Tifosi sfegatati sopra ogni cosa, che, in barba ai guai del centrosinistra nella bufera, con sciarpe, bandiere e cappellini rossoneri son pronti a seguire Paolo Maldini e compagni. E a dimenticarsi, almeno per un giorno, dell'Ulivo, delle Querce e delle Margherite. Giu.Cer.