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I rutelliani temono la protesta in piazza

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Romano Prodi si impegni per bloccare «manifestazioni uliviste», altrimenti sarebbe gravissimo. Nella Margherita c'è molta sorpresa che il leader dell'Unione non si sia ancora espresso per stoppare la «mobilitazione di gruppi e gruppettini organizzati a lui vicini per cercare di indirizzare dal punto di vista mediatico la riunione di domani». Questa l'aria che si respirava nella sede dei Dl, dove ieri mattina si è tenuta una riunione dell'esecutivo per fare il punto sulla situazione all'interno della Fed, dopo la decisione del partito di dire no alla lista unitaria dell'Ulivo. Oggi è previsto l'ufficio di presidenza della Federazione e i «cittadini per l'Ulivo» hanno deciso di manifestare per protestare contro la bocciatura del listone. I rutelliani e i mariniani si aspettano che Prodi dica qualcosa per scoraggiare la protesta. «Per un uomo di centrosinistra — spiega un dirigente rutelliano — non dovrebbe essere tollerabile che pochi "girotondini" scendano in piazza per contestare una decisione assunta democraticamente da un partito. Se Prodi non dice nulla prima di domani dimostra di non essere un vero leader». Più esplicito il mariniano Beppe Fioroni: «Se invito degli amici a casa e nel mio giardino altri amici si preparano a contestare gli invitati, io, che sono l'ospite, faccio in modo di evitarlo». Insomma la maggioranza della Margherita non ci sta a diventare il bersaglio di chi si autodefinisce ulivista escludendo gli altri: «Gli ulivisti sono tanti — dice il coordinatore dell'esecutivo Dl Dario Franceschini — siamo tutti ulivisti. Nessuno pensi di potersi appropriare di questa bandiera». Nel pomeriggio è arrivata la replica di Prodi. «Capisco le ragioni di quei cittadini che hanno annunciato di voler essere presenti in Piazza Santi Apostoli per sostenere l'unità dell'Ulivo. È una iniziativa del tutto autonoma di cui ho appreso dai giornali mentre mi trovavo all'estero. Poichè nei nostri elettori la passione si unisce all'intelligenza, mi aspetto che essi sappiano manifestare il loro impegno in forme rispettose delle persone e delle loro posizioni politiche, tenendo sempre presente che abbiamo più che mai bisogno di unità. Atti che contraddicessero questa esigenza fondamentale offrendo pretesto a speculazioni, sarebbero da me decisamente condannati».

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