ANCHE se qualcuno nega che ci siano, i volontari ci sono e stanno lavorando, soprattutto in alcune regioni d'Italia.
Seguono il Lazio, l'Emilia-romagna, la Toscana e il Veneto per il centro-nord. Richieste di adesione arrivano anche dal Sud — tradizionalmente meno attivo sul fronte dell'associazionismo — con la Campania al primo posto seguita da Puglia e Sicilia. I volontari censiti attraverso le iscrizioni on line vengono suddivisi territorialmente in liste regionali (più una per gli italiani all'estero) in modo da potersi mettere in contatto tra di loro. Gli iscritti vanno dai 17 agli 83 anni. I ragazzi (quelli nati dopo il 1980) sono il 10 per cento. I più numerosi sono gli ultracinquantenni (il 70 per cento è sopra i settantanni). Poco rappresentate le donne che per il momento sono appena il 20 per cento del totale. Una quota di volontari (il 4 per cento) vive all'estero, suddivisa tra Europa, Usa, Giappone, Australia. L'apparteneza sociale è trasversale: studenti, operai, impiegati, dirigenti, imprenditori, docenti, professionisti, pensionati, commercianti, consulenti, medici, ricercatori e informatici, che per la maggior parte (l'80 per cento) non è iscritta ad alcun partito. M. C. F.