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«LO riconosco: sono stata per Gianni una moglie ingombrante.

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Così, in un'intervista esclusiva che il settimanale Chi pubblica nel numero in edicola, Isabella Rauti, moglie del ministro alle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno, racconta i retroscena della crisi matrimoniale vissuta dopo la svolta di Fiuggi che portò alla trasformazione del Msi in An. «Abbiamo discusso tanto — ricorda — è stata una ferita profonda. Nel '97 la rottura. Da allora, lui ha avuto una serie di fidanzamenti di cui io ero sempre a conoscenza. Ho avuto una storia anch'io, l'ho tenuta fuori casa perchè nostro figlio Manfredi è il centro della mia vita. Comunque, pur divisi, non abbiamo adottato le regole dei "separati"». «Abbiamo cercato di passare le feste e le vacanze insieme e lui — continua Isabella Rauti — ha sempre avuto le chiavi di casa». «Quando siamo tornati insieme — racconta a Chi — gli ho chiesto di risposarmi, rinnovando l'impegno davanti a Dio. E, in occasione di quello che sarebbe stato l'undicesimo anno di matrimonio, ci siamo scambiati gli anelli nello stesso giorno, nella stessa chiesa, davanti agli stessi testimoni alle nostre nozze. E con Manfredi al nostro fianco. A quel punto mi sono sentita di nuovo sua moglie e non una convivente». Isabella Rauti è figlia di Pino Rauti, il leader della destra che non entrò in An all'atto della sua costituzione nel 1995 fondando il Ms-Fiamma Tricolore. Alemanno invece aderì alla svolta di Fiuggi.

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