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«No a un governo tecnico l'Unione serri i ranghi»

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Parlando durante i lavori della Fabbrica a Bologna, dopo essersi riunito in una stanza con alcuni collaboratori e Arturo Parisi, il leader dell'Unione sottolinea che serve «un governo che rappresenti la reale maggioranza del paese» perchè «questa maggioranza ha ormai perso la fiducia del Paese». Prodi torna anche sul tema delle elezioni. «Se il Governo presente riesce a gestire il paese e a governare, bene. Se no è chiaro che bisogna andare a nuove elezioni». «La situazione economica e politica del paese è così seria - osserva - che nessun Governo di tipo tecnico-istituzionale avrebbe alcuna capacità di poter far fronte ai problemi che oggi sono davanti a noi. Noi abbiamo bisogno di una Governo politico». Poi ribadisce che «per uscire dalla crisi economica occorre una grande capacità di governo che questa maggioranza che ha ormai perso la fiducia del paese non è più in grado di garantire. Solo un governo che rappresenti la reale maggioranza del paese - ha osservato ancora Prodi - può avere la legittimità e la forza per rispondere con efficacia alle esigenze dell'Italia». Prodi ha parlato anche degli equilibri interni al centrosinistra ribadendo il ruolo centrale dell'Ulivo «come promotore dell'unità dell'Unione». Poi dice che le questioni ancora aperte «di natura politica e non organizzativa» vanno affrontate e risolte. «L'Unione e l'Ulivo sono i fondamenti del nostro progetto. L'Unione come garanzia dell'unità di tutte le forze del centro sinistra e l'Ulivo come centro promotore dell'unità dell'Unione», precisa Prodi secondo il quale «questo è il progetto che gli elettori italiani hanno dimostrato di apprezzare e di approvare». Dopo una serie di elezioni dalle Europee alle Regionali che ci hanno dato una vittoria dopo l'altra, spiega, «ci avviciniamo all'appuntamento fondamentale, quello delle elezioni politiche. Questo dunque - insiste Prodi - è il momento di rinserrare le fila. Nell'Unione per elaborare il programma comune attorno al quale stringere l'unità della coalizione. Nell'Ulivo per rafforzare il suo ruolo e la sua capacità di proposta all'interno dell'Unione». «Di fronte a noi e tra di noi, soprattutto nell'Ulivo, abbiamo ancora delle questioni aperte. Sono questioni - sottolinea Prodi - di natura politica e non organizzativa. Negli ultimi mesi ho ritenuto saggio lasciarle sullo sfondo. È arrivato il momento di affrontarle e risolverle». Prodi ha reso quindi noto di aver convocato la presidenza dell'Ulivo per un incontro il 25 maggio al ritorno dal viaggio che il leader dell'Unione compirà in Cina e Russia. Il professore partendo per la Cina ha lasciato ai suoi una consegna: incalzare il leader della Margherita Francesco Rutelli sulla questione della lista unica, affinchè la reticenza dell'ex-sindaco di Roma non si trascini a ridosso della campagna elettorale delle prossime politiche.

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