Attesa per le nuove stime di crescita
Gli occhi sono puntati sull'operazione verità del ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, e sulla decisione di Eurostat sulle diverse partite allo studio per la contabilizzazione di alcune poste di bilancio. Pur non rivedendo il rating italiano alla luce dell'andamento del pil, che nel primo trimestre 2005 ha registrato una flessione dello 0,5% sui tre mesi precedenti, le agenzie avvertono: la bassa crescita rende più difficile la riduzione del debito pubblico e del deficit. Standard & Poor's (che dà all'Italia un AA-, con outlook stabile) conferma l'analisi effettuata sull'Italia nei primi giorni di maggio, quando ancora l'Istat non aveva certificato il calo del prodotto interno lordo: «L'economia italiana che è relativamente prosperosa e ben diversificata nonostante il persistere delle differenze regionali nell'occupazione e nella crescita», ribadisce constatando però che «il potenziale di crescita economica è relativamente basso e la competitività internazionale delle aziende italiane è in declino ormai da 10 anni».