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«Partito unico? Sì, ma con anima Dc»

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Follini chiede di rafforzare il profilo moderato della Cdl: «Più centro meno Lega»

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Per dirla con le stesse parole di Marco Follini, "più centro e meno Lega". Con questo spirito dovrà prendere corpo il partito unico del centrodestra. Il leader dell'Udc, in merito, lancia dalla Sicilia un monito: "Ora vogliamo rafforzare il profilo moderato e riformatore della Casa delle libertà; vogliamo rendere più centrale il valore della tradizione e dell'esperienza della Democrazia cristiana". A rafforzare la sua idea durante un intervento a Milazzo (Me), Follini ha sostenuto: "Assistiamo a tanti giovani che demonizzavano la Dc e che oggi, invece, la rimpiangono". "Abbiamo quindi titolo e diritto a quelle tradizioni non per farne un momento al passato, ma per guardare al futuro". In sostanza, per il segretario dell'Udc, "la politica italiana è destinata a grandi cambiamenti e noi non possiamo arrivarci con il piede sul freno, ma da protagonisti". Meno di dodici ore è durata la visita di Follini a Catania. Tappa di Milazzo compresa. Anche nella città etnea, il leader Udc ha parlato di partito unico: "Credo che dobbiamo tenere insieme le ragioni di un partito nazionale ed europeo e anche le ragioni di un autonomismo che al nostro mondo, al nostro partito, dice sempre qualcosa, ma va collocato dentro un contesto di legami e relazioni politiche". Circa la leadership del partito unico, invece, Follini ha detto ancora: "Oggi il tema è l'identità e il percorso. Il tema della guida viene dopo". E proprio a Catania, il segretario dello scudocrociato non poteva non commentare le dinamiche interne al partito in Sicilia. Qui una parte consistente, che fa capo all'ex segretario regionale, Raffaele Lombardo, e al Governatore siciliano, Salvatore Cuffaro, e che esprime quasi il 30% di tutta l'Udc nazionale, chiede una maggiore autonomia della formazione politica in Sicilia. "L'unico dubbio che ho - ha detto Follini - è che ho visto una riunione di autonomisti insieme all'onorevole Paolo Cirino Pomicino; e autonomismo siciliano recitato assieme a Pomicino, assomiglia molto al gioco delle tre carte". In ogni caso, i rapporti tra Follini e Lombardo non sono certo rosei. "Verso di lui - ha aggiunto il leader Udc - ho rispetto e amicizia: come sempre nelle amicizie può capitare di avere opinioni diverse, ma l'amicizia resta un punto fermo". C'è anche la frattura tra i "quarantenni" e il gruppo di Lombardo e Cuffaro. Secondo Follini, "non parlerei di separazione all'interno dell'Udc: c'è in corso un confronto che riguarda tutto il partito. Naturalmente si possono avere idee diverse su come organizzare al meglio i rapporti tra centro e periferia. Faremo di più e faremo un congresso anche per questo".

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