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E i sindaci di sinistra tassano di più Roma al terzo posto e al top per l'Ici

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La classifica è stata stilata dall'ufficio studi della Cgia di Mestre ed è basata sui dati dei bilanci di previsione 2003. Dal rapporto emerge che i romani sono tra i cittadini italiani più spremuti dalle tasse locali. La classifica della Cgia mette la Capitale al terzo posto tra le città italiane dove addizionale Irpef e Ici, complessivamente, le più alte del Paese. «Nella classifica dei più tartassati - si legge nel rapporto della Cgia Mestre - quando si parla di Ici e di addizionale comunale Irpef, al top vi sono i Bolognesi con un gettito pro capite pari a 431,41 euro, seguono i Fiorentini (412,94 euro), i Romani (398, 75 euro) e i Senesi (397, 08 euro). Subito dopo troviamo le città del profondo Nord come Padova (396, 30 euro), Mantova ( 374, 64 euro), Biella (371, 39 euro) e Verona (370, 41 euro)». Per quanto riguarda le altre grandi città: Torino occupa il 12° posto con 327,25 euro complessivi tra addizionale Irpef e Ici; Genova occupa il 15° posto con 323, 36 euro complessivi; Milano occupa il 16° posto con 315,48 euro complessivi; Napoli occupa il 70° posto con 204,91 euro complessivi; Palermo occupa il 102° posto cn 96,93 euro complessivi. Se l'addizionale Irpef a Roma non è particolarmente elevata (27,21 euro), è l'Ici (371, 53 euro, seconda in Italia solo a quella che si paga a Siena) l'imposta che più contribuisce ad «alleggerire» le tasche dei Romani. Questo perché, spiega il rapporto Cgia, con le tasse locali sono soprattutto le città d'arte le più esose. La casa si conferma quindi come la principale fonte di gettito fiscale per i Comuni. «Tolte le debite eccezioni - commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - molti sindaci preferiscono far cassa non tassando i redditi con l'applicazione dell'addizionale ma agendo attraverso l'Ici, soprattutto quando possono sfruttare un patrimonio immobiliare di pregio che molte città d'arte possiedono nei centri storici. Quando ciò non è possibile la scelta ricade sull'inasprimento della tassazione sui redditi. E non a caso sono le città di provincia a registrare gli incassi pro capite più elevati». Per quanto riguarda le altre città del Lazio, considerando insieme addizionale Irpef e Ici, Rieti è al 30° posto della classifica con 272,19 euro di tasse locali (49,49 euro addizionale Irpef più 222,7 euro di Ici), Viterbo al 50° con 231,39 euro (37,64 di addizionale Irpef più 193,75 di Ici), Latina al 58° posto con 219,71 euro (34,68 di addizionale Irpef più 184,92 di Ici), Frosinone al 66° posto con 207,69 euro (42,62 di addizionale Irpef più 165,06 di Ici).

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