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Antinori replica: «È impossibile spostare la consultazione»

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Il referendum abrogativo relativo alla legge sulla fecondazione assistita, in programma il 12 giugno, «non dovrà subire slittamenti». Nonostante qualcuno, nelle schiere dei comitati promotori, abbia provato ad azzardare l'ipotesi di uno spostamento, che, in virtù della legge referendaria, farebbe slittare la consultazione addirittura al 2008. Per legge, infatti, i referendum si devono tenere dal 15 aprile al 15 giugno negli anni in cui non sono in programma le Politiche con un preavviso di un anno. Ma a questo punto, secondo Antinori, far slittare il referendum «è impensabile». Piuttosto, «meglio cercare di far capire alla gente di cosa si parla». «Per questo — asserisce il medico — distribuiremo 4 milioni di volantini e organizzeremo convegni per far chiarezza, perché noi siamo dalla parte della vita. Questa legge è stata fatta con i piedi. Inconcepibile che l'articolo 1 definisca vita l'embrione; assurda la disciplina delle cellule staminali. Troppe coppie sono infelici, troppe malattie si potrebbero curare ma nessuno fa nulla». In Italia, secondo Antinori, qualcuno sembra non averlo capito: «Nell'ultimo anno non sono nati 40 mila bambini. Questa legge non consente a donne con più di 45 anni di avere figli, ma nulla dice a proposito dei soggetti malati, che, teoricamente, possono ricorrere alla fecondazione assistita. Per questo siamo favorevoli all'abrogazione». Infine, un'accusa al presidente della Cei Ruini che predica l'astensionismo per far fallire il referendum: «Con i miei legali stiamo pensando di querelarlo perché prova a turbare e far saltare uno strumento di democrazia diretta come il referendum». Dan. Dim.

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