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Via Nazionale nelle mani del Cavaliere

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Un'operazione che alla fine oltre che ingolosire i «geniacci del centrosinistra» ha consegnato al premier «anche la Banca d'Italia». Così alla fine «grazie a quel trabocchetto parlamentare» oggi il futuro di Fazio e della banca centrale italiana sono «nelle mani di Berlusconi». «Cari La Malfa, Tabacci, Bersani e compagnia, con un solo voto ieri avete distrutto un patrimonio costruito per decenni», terminava il commento, che ha scatenato il giorno dopo lo sfogo telefonico dei due protagonisti principali, Tabacci e La Malfa, i quali hanno rivelato separatamente i retroscena della «trappola» proprio al direttore. «Io voglio dimostrare che Fazio è un mandarino. Ed è un mandarino autoreferenziale che ha rotto le scatole», ha detto il presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Bruno Tabacci replicando all'editoriale di Bechis, aggiungendo che «Adesso nulla sarà più come prima. Ora il Governatore è un signore che dovrà spiegare tutto. Tutto». Poi è stata la volta della versione del leader repubblicano, Giorio La Malfa, il quale ha affermato: «L'ho fatto per Berlusconi. Ora ha tutto. Ora tocca a Montezemolo». Ed ha aggiunto: «Sono convinto che Fazio resterà nella storia come il Governatore che più ha indebolito la Banca d'Italia... Uno che deve essere accompagnato a Palazzo Chigi da Luigi Grillo, è meglio che si impicchi...».

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