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Italiani tra i più assenteisti nonostante «bonus» e stipendi d'oro

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Secondo un'inchiesta pubblicata il 24 maggio dal quotidiano statunitense «Herald Tribune» un seggio al parlamento europeo a Strasburgo «è meglio che vincere la lotteria». Un europarlamentare, infatti, può incassare, fino a 100 mila euro l'anno di extra. Ma il vizietto dell'assenza è da considerare un peccato originale, se si pensa che nel 1992, l'anno del Trattato di Maastricht e del varo varo dell'euro, si scoprì che 21 eurodeputati italiani su 81, non avevano mai messo piede nelle sedi europee. E addirittura in 11 non avevano mai neppure presentato uno straccio di interrogazione. Le assenze, peraltro, continuano a rappresentare una cattiva abitudine nonostante al parlamento europeo si lavori circa 120 giorni l'anno, ci siano 2 mesi di ferie estive, venti giorni a Natale, una settimana a febbraio, un'altra fra aprile e maggio e un'altra ancora a ottobre. Unico sollievo è il fatto che nella Ue a 25 gli europarlamentari sono adottate le nuove disposizioni che eliminano il pagamento nazionale: gli stipendi peseranno solo sul bilancio comunitario per 622.200 euro mensili. Luc. Mar.

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