«Rutelli stia tranquillo Non ci sono pregiudizi»
Direttore, Rutelli è sparito dai Tg. «Non conosco i dati dell'osservatorio di Pavia. E quindi parlo di una cosa che non so. Non so spiegare perché è avvenuto». Da ex direttore del Tg3 pensa che la Margherita trovi ampio spazio nei Telegiornali? «Ho visto molti Tg in questi giorni perché sono malato ma non ho avuto la sensazione che Dl sia uscita fuori dal comparto dell'informazione». Ma Rutelli non figura neppure trai primi dieci nella classifica dei politici, mentre Prodi è al sesto. «Il fatto che Rutelli sia dopo il decimo posto potrebbe significare una sorta di disattenzione. Però non me la sento di accusare i direttori dei telegiornali di usare un pregiudizio nei confronti di qualcuno». Quando era direttore del Tg3 riceveva molte telefonate da parte dei politici? «Questo accade tutti i giorni. Il vero problema veniva dal tipo di giudizio che si dà sulle presenze dei politici in televisione. L'osservatorio di Pavia è istituto neutro, ma resta uno strumento quantitativo che qualitativo perché registra il numero dei passaggi in tv dei politici. A questo non do molta importanza. Si può parlare ogni giorno di un politico, ma molto dipende da come se ne parla. Dipende tutto dalla contestualizzazione». È verosimile che Rutelli telefoni al Tg3 per avere maggiori spazi in Tv? «Telefona come può telefonare chiunque altro. Mi sembra poco verosimile. Quando ero direttore del Tg3 non ho ricevuto molte telefonate di questo tipo». Chi l'ha chiamata? «Sono piccoli episodi. Non ho mai ricevuto telefonate sugli spazi dati agli esponenti politici». Il suo giornale entra periodicamente il polemica con la Margherita. Perché nei vostri articoli sottolineate l'appartenenza dei parlamentari alle singole correnti. «Europa è un quotidiano che fa riferimento alla Margherita. Noi siamo sempre dei giornalisti. Usiamo un metodo diverso nel trattare le notizie rispetto agli altri giornali. Che all'interno della Margherita vi siano altre componenti politiche non è un mistero. Sarebbe ipocrita non tenerne conto e non parlarne. Nella Margherita c'è una componente degli ex popolari, una componente prodiana, una componente rutelliana. Non sono le vecchie correnti. Ma si tratta di quelle anime di provenienza che hanno costruito la Margherita».