I socialisti chiamano Rispondono «solo» i comunisti
Nostalgici e non sono tornati sotto le luci della ribalta con il motto «Ognuno porta nel cuore la sinistra che vuole», una frase di Giuliano Ferrara citata dal Stefania Craxi (Giovane Italia) a inizio discorso così, quasi a rimarcare il rapporto storico ora di amore ora di odio con i commensali: Armando Cossutta di comunisti italiani e Giovanni Russo Spena di rifondazione comunista. «Sono tutti presenti ma Nicola Mancino e Cirino Pomicino non sono in sala». E se i due parlamentari hanno lasciato le poltrone vuote (all'ultimo momento?) il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis era lì a rimarcare altri due grandi assenti: Boselli e Napolitano. Moderati e vertici della sinistra, insomma, hanno dato forfait a un convegno dove proprio la sinistra era a confronto sul tema: maggioritario o proporzionale e al quale hanno partecipato, tra gli altri il patron dell'incontro Claudio Signorile, di Unità Socialista, Cesare Salvi (Democratici di sinistra), Giovanni Russo Spena (Rifondazione comunista), Roberto Biscardini (Sdi). «Qui non c'è Boselli e non c'è neanche Napolitano - ha commentato De Michelis tra gli applausi - perché per il sistema maggioritario è stata la sconfitta della sinistra nelle elezioni del '94. Gli intenti del maggioritario - ha proseguito De Michelis - sono falliti. Gli elettori hanno compreso che questo sistema non ha avvicinato gli eletti agli elettori». Dopo aver fatto tornare a galla l'esilio di Hammamet e le pagine scritte da Craxi a favore del proporzionale in un giornale «che non fu mai letto così poco come in quel periodo» e dopo una digressione che ha preso le mosse dagli anni '20, De Michelis prima di lasciare la sala ha concluso il proprio intervento rivendicando la coerenza del proprio partito al proporzionale. Fotoservizio Pizzi