LE POSIZIONI IN CAMPO
Il governo sostiene che non può andare oltre un aumento del 3,7% e ribadisce che ogni punto di incremento salariale vale un miliardo e mezzo di euro. In Finanziaria ci sono già oltre 5 miliardi. Questa cifra include l'inflazione programmata a cui è stato aggiunto un incremento dello 0,4%. La tesi di Palazzo Chigi è che la percentuale proposta è nei limiti delle compatibilità di bilancio e che quindi non ci sono grandi spazi di manovra. I sindacati invece sono di tutt'altra opinione. Hanno rilanciato la richiesta di un aumento dell'8% che servirebbe, sostengono, a salvaguardare il potere d'acquisto degli stipendi degli statali dall'erosione dell'inflazione reale. Al momento la trattativa è in una fase di stallo e i sindacati attendono la convocazione.