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Prodi non molla: «Il leader sono solo io»

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Il Professore minimizza i contrasti: «Non c'è tensione, ci sono semplicemente serie riflessioni»

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E ieri Prodi, dopo giorni e settimane in cui il centrosinistra non ne imbrocca una giusta e lo ha messo a cuocere sulla graticola dei «no» e delle divisioni, è tornato a ribadire che «il leader sono io». Lo ha fatto a Bologna, di ritorno da casa del figlio Giorgio dove era stato per il pranzo di Epifania. «Romano Prodi sta pensando da leader del centrosinistra?» gli ha chiesto un giornalista. «E da che cosa vuole che pensi?...» ha risposto il Professore. «Dunque si sente ancora il "cavallo" del centrosinistra?» hanno insistito i giornalisti. «Io — ha risposto Prodi — mi sono sempre presentato con idee molto precise che ho sottoposto e sottoporrò anche in futuro alla coalizione, in modo che si vada con accordo completo verso il futuro. Questo paese ha veramente bisogno di un grande, nuovo respiro». «Voi credete che ci sia tensione — ha proseguito — invece sono semplicemente delle serie riflessioni, perché si crei una unità stabile e forte. Non c'è alcuna polemica c'è solo questa necessità di grande onestà di fronte al Paese». La gente quindi deve capire questo?, gli è stato chiesto. «Esattamente — ha ribadito Prodi — è adesso che bisogna mettere le cose in chiaro, perchè gli italiani hanno bisogno di un grande futuro e di uno sforzo comune». Ma l'appello del Professore ieri è stato «snobbato» dai leader del centrosinistra. Sono intervenuti solo il coordinatore dei Verdi paolo Cento e Riccardo Villari, dell'esecutivo nazionale della Margherita. Il primo ha chiesto di smetterla «con polemiche incomprensibili ai nostri elettori, il centrosinistra sostenga con unità e lealtà Romano Prodi per battere Berlusconi e vincere le elezioni politiche Il centrodestra può essere sconfitto anche alle politiche e alle prossime regionali così come accaduto in tutti i turni elettorali dal 2001 ad oggi perchè il Paese ha compreso che dopo le illusioni, questo governo gli ha preparato solo batoste». Riccardo Villari invece si chiede se veramente c'è qualcuno nel centrosinistra che discute la leadership prodiana. «A me sembra proprio di no e dal momento che siamo tutti per Prodi le dichiarazioni di tanti esponenti del centrosinistra che ribadiscono il concetto sembrano utili solo per tirare la volata ad altre considerazioni». Ma a ricordare a Prodi che non sono solo rose e fiori ci ha pensato un comunicato dell'Udeur che, ironicamente, ha spiegato che Mastella, in questi giorni, non ha avuto colloqui con nessuno, nonostante quello che in molti hanno detto. «Pur non disdegnando di conversare amichevolmente con gli amici, il nostro segretario in questi giorni non ha parlato con nessuno. Anche l'onorevole Mastella, per un dato imitativo, sta riflettendo. È ovvio però, che le riflessioni dei massimi leader hanno un valore ben diverso dalle riflessioni di un leader di un piccolo partito». «Al nostro segretario, comunque, con amicizia — prosegue la nota dell' ufficio stampa dell' Udeur in una riflessione che sembra diretta più che altro a Prodi e agli altri leader del centrosinistra — ci permettiamo di suggerire di evitare di farsi infilare in una trappola di mezzi accordi sussurrati e mai portati a compimento, di richieste pronte ad essere accolte ma mai sottoscritte. Insomma, al rientro dell'onorevole Mastella le cose dovranno essere definite una volta per tutte, secondo il linguaggio evangelico del "sì sì, no no"».

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