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«Preoccupanti gli aumenti di alimentari e trasporti»

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E per giunta di questa tendenza il primo responsabile è il Governo stesso grazie all'aumento dei tabacchi, misura determinante per sostenere la finanza pubblica e coprire il taglio delle tasse ai ricchi». Questo il commento del segretario confederale della Cgil, Marigia Maulucci, ai dati sull'andamento dei prezzi al consumo, che «segnano anche un pericoloso aumento nei trasporti e nel settore alimentare, dunque, per la prima volta dopo mesi, nei beni di prima necessita». Secondo Maulucci sono dunque «inevitabili le ricadute sul potere d'acquisto di retribuzioni e pensioni, anche perchè -spiega- nel prossimo futuro l'inflazione continuerà a salire per via dei previsti aumenti di benzina e tariffe e per via soprattutto del mancato intervento del Governo sulle accise. Siamo allo sfascio -conclude- l'esecutivo oscilla tra il non fare nulla e lo sbagliare quello che fa». Adriano Musi (Uil) non crede ai dati Istat e si augura che l'Istituto riveda al più presto il proprio paniere così da avvicinarlo ad una vera famiglia media italiana. Raffaele Boanni (Cisl) spera invece che le rilevazioni non siano semplicemente «un gioco virtuale». L'Intesa dei Consumatori, infine, diffida dei dati Istat, ritenuti «irrealistici e lontani dalla realtà».

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