Sconti e gadgets per un tesserato in più
Le campagne tesseramenti 2004 dei partiti italiani sono agli sgoccioli e qualcuno già si prepara alle sfide del 2005 per portare nuovi «adepti» e aumentare così le entrate. Soprattutto in vista delle prossime sfide elettorali. Una vera e propria operazione di marketing con modalità di reclutamento del tutto nuove. Basta fare un giro sui siti web dei maggiori partiti di maggioranza e opposizione per rendersene conto. Analisi, promozioni, elaborazioni dei profili degli iscritti, tesseramenti on line come alternativa al solito bonifico bancario o al versamento su conto corrente postale. Navigando in rete si scoprono inoltre cose assai curiose. E' il caso di Forza Italia che per la propria campagna adesioni le ha pensate proprio tutte, con bonus triennali e sconti familiari (una specie di «tre per due» del tesseramento al partito). Nel «Regolamento per i rinnovi e le nuove adesioni 2004», sono previste agevolazioni e benefici per chi si tessera per il 2004 il 2005 e il 2006 con un risparmio del ventitrè per cento sulla tariffa piena e pagando tutto in unica soluzione. C'è poi «Forza famiglia», ovvero tariffa dimezzata (25,82 euro all'anno invece dei 51,65 ordinari) per moglie e figli di chi è già socio del movimento azzurro. Sconti del cinquanta per cento sono inoltre previsti per i giovani e gli over 65. Sui nuclei familiari punta anche Alleanza Nazionale, tagliando le tariffe sopratutto a studenti, casalinghe, pensionati e disoccupati. Ma un bonus del cinquanta per cento va anche a chi decide di rinnovare l'iscrizione a giugno, ovvero sei mesi prima della scadenza ufficiale. Le tessere più economiche all'interno della Cdl sono però quelle dell'Udc (venticinque euro quelle per adulti, circa dodici per i giovani), che si rivela anche il partito di maggioranza più parsimonioso. I centristi, in un Codice deontologico statutario, chiedono infatti ai tesserati e ai candidati nelle diverse competizioni elettorali «di contenere al massimo le spese» e di «presentare dopo la campagna un rendiconto» dei costi sostenuti. Più passionali nel «reclutamento» sono i leghisti, che portano avanti la campagna tesseramenti facendo leva sugli istinti e sulle emozioni dei «figli di Padania» perché il loro - è lo slogan della campagna 2004 - è un «voto che conta, creatore e vincente». Curiosità ce ne sono anche nello schieramento opposto. I Democratici di Sinistra, ad esempio, hanno messo a punto una vera e propria «Anagrafe degli iscritti» per monitorare la composizione sociale e culturale dei propri tesserati. «Unico partito in Italia e in Europa» - afferma il responsabile dell'ufficio tesseramenti - i Ds hanno previsto nello Statuto del 2001 la creazione di «data base», ossia archivi informatici con le generalità dei tesserati. «Tutto nel pieno rispetto della legge sulla privacy», aggiunge il responsabile. Nell'ala più radicale del centrosinistra poi c'è chi, come Rifondazione, non fa sconti, ma agevola gli iscritti consentendo il pagamento a rate della quota annuale. «Di più non si può fare - dicono dal circolo Prc di Piazza Bologna a Roma - perché altrimenti ci rimettiamo le spese dei cartellini». Nella Gad comunque il riconoscimento del partito più diligente nell'organizzare la campagna tesseramenti spetta alla Margherita, con moduli prestampati e regolamento per l'iscrizione on line e un numero verde a cui chiedere informazioni. I più tecnologici rimangono però i Radicali Italiani con il loro tesserato «virtuale». Non nel senso che non esiste, ma perché nel movimento «liberale, liberista e libertario» gli iscritti possono esercitare i loro diritti anche in rete con un proprio «sistema di identificazione digitale» assegnato all'atto dell'adesione. Per invogliare le nuove adesioni, i Radicali hanno infine pensato di regalare, a chi si iscriverà entro gennaio 2005, una radiolina portatile con le frequenze di Radio radicale regione per regione. Tesserato con gadget…