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Regionali, la Gad si azzanna sui candidati

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Mastella ritira le dimissioni e stuzzica il Professore: «Rimetta in discussione tutte le 14 Regioni»

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In un centrosinistra da mesi diviso su tutto (dalla Lista unitaria alla data delle primarie) ora il nodo più grosso è quello delle candidature per le elezioni regionali di aprile. Dopo aver annullato il vertice di ieri Prodi ha convocato un altro incontro con tutti i leader della Gad per lunedì pomeriggio. Ma la soluzione sembra ancora lontana, soprattutto dopo le dichiarazioni di ieri che sono arrivate dagli esponenti dell'Udeur, di Rifondazione Comunista e anche della Margherita, la quale rivendica la candidatura di una loro esponente in Lombardia, Maria Grazia Fabrizio, contro Formigoni. Il primo ad alzare la voce ieri è stato il segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti. «La mancata convocazione della riunione della Gad che doveva concludere l'istruttoria sulle candidature per la presidenza delle Regioni dove si voterà, è l'evidente manifestazione di un punto di crisi. E questa crisi è la conseguenza di una incapacità di far vivere forte spirito di coalizione. Il caso pugliese è diventato emblematico di questa vicenda». Parole che Mastella, dopo aver inviato una lettera al presidente della Camera Pierferdinando Casini nelle quale spiegava di avere ritirato le sue dimissioni da vicepresidente, ha subito ripreso: «Ha ragione Bertinotti, la Gad è a un punto di crisi. Sulle regionali aspettiamo risposte dagli alleati e in particolare da Romano Prodi. Il professore resta leader, e noi gli confermiamo la fiducia, se non si lascia condizionare. Ma gli chiediamo di rimettere in discussione tutte le 14 candidature. Si rimetta tutto al piano locale e si decida che senza unanimità non esiste candidato. Prodi decida e dimostri, come noi auspichiamo, di essere leader vero. Io credo che senza di noi il centrosinistra non riuscirà a vincere. E invece noi vogliamo vincere. Proveremo e riproveremo. Se altri invece sceglieranno di perdere, non possiamo farci nulla». Come superare l'impasse? Pecoraro Scanio rispolvera il cavallo di battaglia di Prodi: le primarie. Da fare però anche per scegliere i candidati alle regionali. «Bisogna superare diktat e veti. Anche i Verdi, che hanno il loro candidato in Lombardia dicono che se non si scelgono i singoli nomi bisogna andare con metodo. Il metodo è fare le primarie in Puglia, Basilicata e Lombardia e nel comune di Venezia. Siano i cittadini a scegliere tra i candidati». E a questo punto sembrano alimentate da flebili speranze le parole di Francesco Rutelli: «È una situazione che si recupera, in questo senso sono fiducioso. Noi scegliamo i candidati regionali in base alle loro capacità di vincere, e dunque alla loro forza ed al loro consenso, ma non vi è dubbio che il nostro impegno è per coinvolgere, dare voce e dignità a tutte le componenti».

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