«Il deficit stimato è appropriato»
Lo ha annunciato ieri il portavoce del Fondo Tom Dawson, che ha anche ricordato, citando le conclusioni della missione condotta in Italia da funzionari dell'Fmi tra la fine di ottobre e i primi di novembre, che ogni taglio delle tasse deve essere compensato da riduzioni delle spese strutturali. L'annuale rapporto del Fondo monetario internazionale sull'economia italiana, che articolerà il giudizio sulla Finanziaria, sarà approvato dal Board dell'organizzazione non prima dell'inizio di febbraio. Dawson ha ieri indicato che il Board non ha ancora fissato la data d'esame del documento, che potrebbe, però, essere intorno al 10 febbraio. O forse un po' prima. Il rapporto dovrebbe rispettare le linee guida della lettera già consegnata, il 10 novembre, a fine missione, al governo italiano. In quel documento si dice che le prospettive dell'economia italiana sono «piuttosto positive», ma, perché si traducano in un miglioramento della congiuntura anche nel medio periodo, il Paese deve continuare a spingere sul pedale delle riforme e, soprattutto, deve tenere ben fissa di fronte a sè la priorità assoluta di rimettere in sesto le finanze pubbliche. Tanto che il governo non potrà pensare di ridurre ulteriormente le tasse se in primis non avrà raggiunto gli obiettivi di bilancio fissati nella Finanziaria.