E Bertinotti alza la voce «Date la Puglia a Vendola»

Insisto: sarebbe una manifestazione di ostracismo che manifesterebbe uno scarso spirito di coalizione». Lo ha detto ieri il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti, a margine della presentazione di un libro di Luciano Violante, a proposito della candidatura del deputato del Prc Nichi Vendola alle regionali in Puglia. Bertinotti, pur non rispondendo ai giornalisti che gli domandano del colloquio avuto al Parlamento europeo col presidente Ds Massimo D'Alema ha sottolineato di non aver «cambiato opinione sulla questione». «Posso fare la previsione — ha aggiunto Bertinotti — che non la cambierò, siamo di fronte ad una candidatura che non è stata inventata dal centro, ma è nata in Puglia dopo il ritiro della candidatura di Boccia e l'impraticabilità di quella di Di Vella. Quindi è una candidatura riconosciuta nella società pugliese come una candidatura di spicco che non porta per niente le stimmate di una candidatura di bandiera, cioè quella di una presenza per mettere in mostra un'altra cosa, ma — sottolinea il segretario — è invece una candidatura autentica di un intellettuale militante. Vendola - spiega Bertinotti - ha compiuto tutte le esperienze più significative di lotta in quel territorio, ha un profilo politico-culturale che gode del consenso di uno spettro molto largo di posizioni, ed in particolare penso all'interesse da parte del mondo cattolico». Da parte sua Nichi Vendola, in un'intervista durante la puntata ieri sera di «Planet» su Sky, spiega che non sarà il «candidato "contro" il centrosinistra comunque». «Se non vengo scelto alle prossime elezioni regionali, non farò regali alla destra, ma all'interno della Gad sì aprirà una crisi». «Tutte le mie energie e i miei sforzi — ha proseguito Vendola — saranno rivolti a costruire la speranza dell'alternativa nel nostro Paese. La Grande Alleanza Democratica è un grande progetto, che non si può giocare sulla mia persona, ma se non vengo scelto come candidato si apre una crisi all'interno della coalizione, che comunque non si tradurrà in un regalo alla destra». E intanto la crisi aperta da Mastella si ripercuote anche sulle scelte che la Casa delle Libertà farà in Campania. «Vediamo cosa deciderà Mastella — spiega il capogruppo alla regione campania di Forza Italia Franco Bianco — Certo che una sua candidatura autonoma potrebbe farci fare scelte di tipo diverso nel senso che non avremo bisogno di un candidato centrista in quanto Mastella potrebbe raccogliere i voti moderati e di centro e costituire una valida alternativa a Bassolino».