Spini: «Così possiamo attrarre nuovi voti Anche dalla destra»

Onorevole Spini, come mai l'idea di dare un nome socialista ai Ds? Un attacco di nostalgia? «Ma no, assolutamente. Prendiamo atto che oggi siamo in Europa e che in Europa il bipolarismo è socialista. Quindi, c'è tutto da guadagnarci dal presentarci come rappresentanti di quel bipolarismo europeo». Per questo proporrà al congresso di febbraio di ingrandire la rosa nel simbolo? «Esattamente. Del resto i Ds sono membri attivi del partito del socialismo europeo così come della Internazionale socialista. E quindi sarebbe opportuno assumere esplicitamente il nome». Può essere un modo per attirare i socialisti del centrodestra? «Ad essere onesti, sono convinto che un'operazione di franca assunzione del nome socialista europeo possa attirare ai Ds buona parte non solo della area socialista che ora è a destra, ma anche di quella che è dispersa. E poi non credo assolutamente possibile che i socialisti siano di destra. Oggi se si dice socialismo i giovani pensano a Zapatero, mica a De Michelis». E con lo Sdi, il vostro alleato? «Per ora Boselli non si è espresso». Come vede l'idea della Fed? Non è un controsenso riaffermare un'identità mentre si va verso la federazione unitaria? «No, anzi. Sarebbe assurdo pensare che la tradizione socialista in Italia di cui sono portatori i Ds all'improvviso scompaia o venga assorbita da qualcun altro». M. C. F.