LA CASA AUTOMOBILISTICA TORINESE IN CRISI
L'auto riparte, la Fiat frena
A novembre le immatricolazioni hanno registrato un balzo di oltre il 9% rispetto allo stesso periodo del 2003, grazie - secondo gli operatori del settore - ai giorni lavorativi in più nella maggior parte dei paesi del Vecchio Continente. In crescita i maggiori gruppi delle quattro ruote, mentre il gruppo Fiat segna una frenata pari al 7% con una quota di penetrazione in calo dall'8% del novembre 2003 al 6,8% del mese scorso. Guadagnano tuttavia i marchi Lancia (+13%) e Alfa Romeo (+4,5%) per un totale. Nonostante il calendario abbia prodotto effetti positivi - sottolinea l'associazione europea dei costruttori d'auto - per il mercato la crescita è incoraggiante: è positivo anche il bilancio dei primi undici mesi dell'anno a +1,7%. Il mese di novembre ha registrato una crescita delle immatricolazioni auto in quasi tutti i paesi europei ad eccezione della Finlandia (-6,9%) e dell'Irlanda (-2,6%). Dal +30,4% della Danimarca si è passati allo 0,9% in più dell'Italia. Fra i cinque principali mercati del Vecchio Continente la Francia ha registrato la migliore performance con un +18%. Nel complesso sono nove i paesi che hanno chiuso i primi undici mesi in terreno positivo (si va dal +25,2% della Danimarca al +0,1% dell'Italia), mentre altri sei hanno registrato un calo (dal -0,03% del Regno Unito al -3% della Finlandia). I maggiori gruppi automobilistici in novembre hanno registrato tutti un aumento delle immatricolazioni: +12,5% per il gruppo Volkswagen, +6,9% per il gruppo francese Psa, +8,9% per Ford, +7,1% per Renault, +12,1% per i marchi della General Motors, +12% DaimlerChrysler. Bene anche Bmw (+18,3%) e la giapponese Toyota-Lexus (+7,6%). Il buon risultato delle immatricolazioni di auto nuove in Europa a novembre - secondo il Centro Studi Promotor - »è in gran parte dovuto ad un maggior numero di giorni lavorativi in molti paesi: due in più in sei paesi e uno in più in altri otto paesi. Questo risultato interrompe inoltre una serie di quattro cali mensili consecutivi (-5% luglio, -0,8% agosto, -0,6% settembre, -3,5% ottobre) iniziata dopo che il mercato dell'area aveva chiuso il primo semestre 2004 con una crescita del 3,3%. Se si considera che una giornata lavorativa vale circa il 4,5% del venduto di un mese le maggiori giornate di attività nel novembre scorso spiegano in gran parte la crescita. Il risultato del novembre scorso - sottolinea ancora il Csp - «interrompe un profilo delle vendite nel 2004 che si stava delineando abbastanza chiaramente con un primo semestre in crescita e un secondo semestre in flessione».