Centrosinistra allo sbando, è rissa continua
I nodi irrisolti di cui si parla sono sempre gli stessi, e cioè la scelta dei candidati presidenti di Regione in Puglia e Basilicata e con l'annessa questione politica mossa sulla decisione da prender da parte di Rifondazione Comunista e Udeur. A questo, si aggiunge la candidatura in Lombardia, che ancora sembra in alto mare sospesa tra il nome dell'imprenditore Sarfatti e quello di Patrizia Toja della Margherita, cui si somma anche la richiesta dei Verdi di presentare il proprio capogruppo in regione, Moncuzzi. Chi ha partecipato al vertice racconta che le distanze restano immutate. Da una parte le perplessità della Margherita sulla candidatura di un esponente dell'Udeur come presidente della Basilicata. Perplessità a cui si aggiungono le cautele, da parte di tutta la Gad, per le questioni giudiziarie che stanno coinvolgendo la Basilicata. Dall'altra parte i Ds restano fermi per il no alla candidatura di Nicki Vendola in Puglia a favore, invece, dell'esponente della Margherita Boccia. «Sono stato l'unico a dichiararmi a favore della candidatura di Vendola - racconta Alfonso Pecoraro Scanio dei Verdi - Tutti gli altri hanno espresso apprezzamento per Vendola, ma niente di piu». Una situazione dalla quale è emerso un mandato al presidente Romano Prodi perché «trovi la quadra». È stato deciso che venerdì ci sarà un nuovo vertice in cui Prodi avanzerà una proposta che dovrebbe esser quella risolutiva. Nel vertice di venerdì, oltre che chiudere la partita sulle regionali, a quanto si apprende si dovrebbe dare il via al tavolo per il programma elettorale della coalizione di centrosinistra. Nulla di fatto nemmeno sulle liste uniche del centrosinistra. La Federazione non ha deciso, rinviando, anche in questo caso, la decisione a un summit per lunedì prossimo.