Tabaccai chiusi per protesta Giocate del Lotto entro martedì
La prossima puntata è in programma per giovedì 9, perché l'8 dicembre è un festivo. Ma chi vorrà giocare i propri numeri potrebbe sbattere il naso contro la serranda tirata giù dai gestori delle 58.000 tabaccherie italiane aderenti alla Fit. Per essere sicuri di tentare la dea bendata, aggirando il giorno festivo e anche la serrata, bisognerà «giocare d'anticipo» e andare al botteghino entro martedì. La posta in gioco è quella che oramai da qualche mese porta gli italiani a puntare mediamente, per ogni estrazione, 70 milioni di euro sul super-ritadatario veneziano che — secondo alcuni calcoli — se uscirà potrebbe costare all'erario circa 1,0-1,1 miliardi per pagare le vincite. Difficile invece calcolare cosa potrebbe accadere se esce proprio giovedì, quando più di qualche giocatore potrebbe rinunciare per la difficoltà a trovare un botteghino aperto. È stata proprio la Fit ad avvertire delle difficoltà che gli appassionati del Lotto potrebbero incontrare giovedì, giorno nel quale è stata proclamata, oramai da alcuni giorni, la serrata dei tabaccai contro la Finanziaria. «Il numero 53, ritardato sulla ruota di Venezia — esordisce la nota dei tabaccai senza tanti giri di parole — non è uscito neppure nell'estrazione di sabato 4 dicembre. La Fit avverte il pubblico dei giocatori che giovedì 9 dicembre (data della nuova estrazione, considerato che l'8 dicembre è festa) i tabaccai saranno in sciopero e non raccoglieranno giocate del lotto. Si invitano, quindi, i giocatori ad effettuare le loro puntate martedì 7 dicembre». La protesta, proclamata la scorsa settimana, è contro le «inique misure che il governo intende inserire nella legge finanziaria». E riguardano anche i «clienti» dei tabaccai. Nel mirino c'è l'aumento delle tasse sui tabacchi che «si troverebbero a pagare prezzi ingiustificatamente elevati per le sigarette» ma anche del prelievo sulle vincite di Lotto e lotterie «con i giocatori che vedrebbero fortemente decurtate le loro vincite». Del resto, anche se esce il 53, l'erario farebbe un buon affare. Quest'anno, in base agli ultimi dati stilati dai Monopoli, la raccolta del lotto dovrebbe attestarsi a 10.700 milioni di euro, contro i 6.938 milioni dello scorso anno; e il 53 avrebbe contribuito con incassi di poco inferiori ai 2 miliardi di euro. Fino a oggi si stima che l'erario avrebbe incassato circa 4,2 miliardi di euro (il 40 per cento della raccolta) e se uscisse il 53 gli introiti per lo Stato sarebbero comunque superiori ai 3 miliardi di euro. Il valore sarebbe comunque il doppio di quanto incassato nel 2003, quando il Lotto garantì all'erario circa 1,5 miliardi di euro (pari al 23% della raccolta). E a conti fatti una cosa appare certa: il banco vince sempre.