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Scoppia il caso Taranto, Mastella «Non c'è più spazio per noi»

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È la domanda che pongono i Popolari-Udeur, in una nota della segreteria nazionale, all'indomani delle dichiarazioni di Bertinotti e di Rifondazione Comunista, accusati di aver posto «un inammissibile veto» alla candidatura di Massimo Ostillio a sindaco della città pugliese. «Ci meraviglia - prosegue la nota - che il niet di Bertinotti, contro il cui partito non abbiamo mai espresso alcun veto, sia stato pronunciato e avallato da un silenzioso presidente di provincia, recentemente passato alla Margherita, che dell'ipotesi Ostillio si era fatto promotore e che dovrebbe essere il garante di tutta la sua coalizione». «Quello di Taranto è l'ultima di una serie immotivata di discriminazioni, e francamente - sottolinea la nota della segreteria nazionale - non comprendiamo questo fuoco incrociato contro il nostro partito da parte di una coalizione verso la quale, pagando anche prezzi salati, siamo stati sempre corretti e leali». «A meno che - conclude la nota - alcuni alleati non ci vogliano far pagare la nostra posizione sulla presenza dei militari italiani in Iraq. Se è così, lo si dica apertamente. Chiediamo solo chiarezza perchè, tra veti, incomprensioni e mancanze di rispetto, non intendiamo più andare avanti. In questo clima di ostilità diventa oggettivamente difficile continuare a stare insieme, tanto in Puglia quanto nel resto del Paese».

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