«Lombardo va via? Non piangeremo»
«Credo che sarò sottosegretario, ci spetta per i voti che portiamo»
Come è altrettanto convinto che non si ricompatterà l'Udc siciliana. Le due anime — una guidata dal vicecapogruppo a Montecitorio, Giuseppe Drago, e che già ha creato un raggruppamento autonomo rispetto all'Udc nel Parlamento siciliano, l'altra capitanata dal segretario regionale dello scudocrociato, Raffaele Lombardo — in sostanza, appaiono sempre più separate dall'unico corpo che, fino a ieri, hanno condiviso. Prova ne è che c'è già chi parla di un nuovo progetto politico che i lombardiani starebbero portando avanti. Una sorta di «Partito popolare siciliano», di formazione trasversale e a cui farebbero capo anche elementi estranei allo scudocrociato siciliani. Onorevole Drago, la sua candidatura a sottosegretario e fra le più sponsorizzate. «Sono onorato di essere fra i possibili sottosegretari. All'Udc siciliana spetta una gratificazione per il consenso elettorale che da anni manifesta». Giusto. Ma sarà nominato o no? «Pare di sì». Lombardo afferma che la nomina di Volontè nasce dal "non coraggio" del partito a commissariare l'Udc in Sicilia. E così? «La reazione di Lombardo è la conferma della sua incoerenza e della sua arroganza. Tutto il partito in Sicilia aveva dato delega in bianco a Follini per dirimere le questioni siciliane. Evidentemente, la delega di Lombardo non era autentica. Quindi, Lombardo scambia la signorilità di Follini con la mancanza di coraggio. Anche se, ritengo, il commissariamento è dietro l'angolo». Ricompatterete il gruppo parlamentare all'Assemblea regionale siciliana? «Il nostro gruppo nasce proprio per responsabilità di Lombardo che ha gestito in Sicilia il partito in modo personalistico. Quindi, occorre un atto di umiltà, a questo punto impossibile, da parte di Lombardo». Ha detto impossibile? «Proprio così, impossibile. Perché Lombardo non conosce l'umiltà». In questo scenario, non pensa che Lombardo e discepoli, possano staccarsi dal partito? «Non penso che piangerebbe qualcuno se ciò accadesse». Eppure, si parla di un nuovo progetto politico che i lombardiani starebbero mettendo in campo, un «Partito popolare siciliano». «Non posso che formulare loro tanti auguri. Abbiamo lavorato per costruire un partito democratico in Sicilia assieme a Cuffaro (governatore della Sicilia, ndr) e Lombardo. Se Cuffaro e Lombardo non ritengono di raggiungere questo obiettivo, facciano quello che credano. Con questo progetto politico, in un panorama nazionale vorrebbero fare una lista civica? La facciano».