«Sbagliato imitare il berlusconismo Abbiamo una storia e uno stile nostro»
«Mettersi a copiare il berlusconismo è sbagliato» ha affermato il segretario dei Popolari-Udeur intervenendo a Foggia al congresso provinciale del partito (una sintesi è stata diffusa a Roma), il centrosinistra ha «un suo stile» e non deve imitare nessuno. «Non siamo in grado di dare consigli, così come è evidente che non siamo in grado di soddisfare richieste perché c'è chi a tutti i costi tenta di spingerci ai margini della coalizione». «Comunque vogliamo dire la nostra con serenità e vogliamo dire al presidente Prodi — ha detto Mastella — che mettersi a copiare il berlusconismo è sbagliato. Come il corridore passista, se vuole arrivare vincitore al traguardo, non deve imitare lo scalatore ma portare avanti la sua pedalata costante, la stessa cosa vale per il centrosinistra se vogliamo battere il centrodestra. Abbiamo una nostra storia e un nostro stile, per cui non dobbiamo imitare nessuno ma impegnarci a spiegare proposte, indicare valori, delineare con realismo e secondo giusti equilibri la linea di sviluppo del Paese». Mastella si è anche soffermato su altri temi di grande attualità: le difficoltà del Sud, la ripresa dell'emigrazione, la preoccupante escalation della criminalità che ha visto l'intervento a Napoli anche del ministro dell'interno Giuseppe Pisanu. «A Foggia come a Napoli — ha detto riferendosi in particolare al dilagare della delinquenza — occorre una mobilitazione generale, un impegno trasversale che coinvolga tutti, amministratori, cittadini, istituzioni religiose. Occorre che lo Stato sia sempre presente e accompagni i cittadini in questa lotta senza quartiere. Altrimenti, come ammonisce anche il recente rapporto del Censis, finirà per prevalere la paura. E con la paura — ha concluso Mastella — diventa terribilmente concreto il rischio che la politica democratica ceda il passo a preoccupanti derive autoritarie». Non la pensa però allo stesso modo Valerio Ruggieri, segretario nazionale dei giovani dei Popolari Udeur, che invece si schiera dalla parte del Professore.Il quale anzi, secondo lui, non è stato abbastanza duro verso gli azzurri. «Romano Prodi — commenta — è stato fin troppo gentile nei confronti dei giovani di Forza Italia, partito che ormai riesce ad avvicinare giovani solo a pagamento». «Per quanto riguarda il confronto che Ignazio La Russa auspica con i giovani di Alleanza Nazionale — aggiunge — ci dichiariamo fin d'ora disponibili ad accettarlo, sia perché discutere di temi che riguardano il futuro delle nuove generazioni è auspicabile, sia perché riteniamo di poter rappresentare un mondo di idee e di valori che non appartengono né ai giovani "galoppini" di Forza Italia né a quelli di Alleanza Nazionale». «Aspettiamo che dunque La Russa fissi giorno, data e ora — conclude — e avanziamo la proposta anche di un confronto televisivo per far capire chi veramente lotta per gli interessi dei giovani e chi fa solo gli interessi del capo».