Con la riforma fiscale i redditi più bassi risparmiano fino al 100%
Anzi, secondo l'Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre CGIA saranno proprio i redditi più bassi a registrare i maggiori benefici dalla riforma fiscale voluta dal Governo. A questa conclusione l'Associazione è arrivata analizzando l'incidenza dei risparmi fiscali che un ipotetico lavoratore dipendente registrerà nel 2005 sul totale delle imposte pagate nel 2004. Ecco alcuni esempi. Nel 2005 un lavoratore dipendente con moglie e due figli a carico con un reddito annuale di 14 mila euro risparmierà «solo» 347 ?, secondo alcuni poco più di un caffè al giorno, ma rispetto alle tasse pagate nel 2004 l'abbattimento sarà totale (pari al 100%). E non va male neppure per quel dipendente con moglie e un figlio a carico con un reddito di 12 mila euro. Di fronte ad una modesta contrazione delle imposte pari a 234,15 euro, percentualmente la riduzione delle tasse sul totale di quelle pagate l'anno precedente è dell'86,42%. Nulla a che vedere con le incidenze molto contenute registrate per un «riccone» con lo stesso carico famigliare ma con un reddito, ad esempio, di 300 mila euro. Per lui il risparmio Irpef nel 2005 sarà pari al 4,46% (pari a 5.614 ?). Del 4,24% (pari a 5.329 ?) per i contribuenti con lo stesso reddito ed una moglie e un figlio a carico. «Secondo noi — commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre — la riforma può essere ancora migliorata. Per rendere tutto più equilibrato si dovrebbero spostare 1,5 miliardi di ? di vantaggi fiscali dalle fasce reddituali sopra gli 80.000 euro a quelle con meno di 35.000. Si darebbe così un ulteriore risposta a coloro che chiedono di recuperare il potere d'acquisto famigliare perso in questi ultimi anni».