LUNARDI SMENTITO
Netta la smentita di Palazzo Chigi e del ministero dell'Economia sulla possibilità di riapertura dei termini, ma in ambienti parlamentari della maggioranza si conferma che un'ipotesi di slittamento della data per la presentazione delle domande è sul tavolo di confronto. «Del condono edilizio, ne abbiamo discusso ieri in Consiglio dei ministri: stiamo lavorando per vedere se si può dare una proroga», ha detto il ministro Lunardi a margine di un convegno a Napoli. «Il governo è contrario alla riapertura dei termini del condono edilizio», è la precisazione che arriva a tambur battente da fonti ufficiali del ministero dell'Economia. Subito dopo la presa di distanza di Palazzo Chigi. «L'ipotesi di una riapertura dei termini del condono edilizio è assolutamente destituita di ogni fondamento», si legge in una nota. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi precisa che della questione «si è accennato ieri nel corso del Consiglio dei ministri» ma per dire «esplicitamente che non si prevede alcuna riapertura dei termini». Il ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno sostiene di non aver sentito parlare dell'ipotesi e comunque, aggiunge, «non mi sembrerebbe opportuno». Un'altra fonte ministeriale precisa però che la questione è stata affrontata informalmente durante la riunione del Consiglio per sostenere che, pur non essendo opportuno rendere pubblica adesso l'eventualità di una proroga (considerata la scadenza per il pagamento della prima rata il 10 dicembre), lo slittamento è possibile. In questo senso si esprimono anche parlamentari della maggioranza. Roberto Salerno (An) e Maurizio Paniz, deputato di Fi, spiegano che non è in discussione una riapertura dei termini per la data in cui è stato commesso l'illecito edilizio da sanare (31 marzo 2003).