«Con il calo delle tasse prendiamo il 40%»
Un Berlusconi in forma ha entusiasmato l'assemblea dei deputati azzurri, la seconda in quattro mesi dopo tre anni di silenzio. Il presidente del Consiglio ha ripetuto di avere intenzione di raddoppiare il calo delle tasse nel 2006: «Punto a ridurre l'Irpef per un punto di Pil, pari a circa 12 miliardi di euro, non solo per lo 0,5% come previsto per ognuno dei tre anni dopo il 2005». Non solo. Il premier ha indicato anche il traguardo di portare, in tre anni, il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo sotto il 100%, rispetto al circa 106% attuale. «Non ho mai cambiato idea sull'Irpef - avrebbe aggiunto il presidente del Consiglio -. Non è vero che ho deciso sulla base dei sondaggi: partire dalle persone fisiche è sempre stata la mia idea. Solo i giornali spingevano per l'Irap ma io ho convinto tutti, sono andato a scavare e ho trovato che c'era la possibilità di mantenere gli impegni presi mantenendo intatti fondi per il sud e siamo andati ancora più in là». Davanti ai deputati di Fi, Berlusconi avrebbe, inoltre, sottolineato che aveva ragione Tremonti nel dire che si poteva fare e che quindi, quello che diceva, era vero. Un passaggio questo, secondo le stesse fonti, sottolineato da un grande applauso. Ma ora - avrebbe incalzato il premier - conto di poter fare di più e darò la caccia per scovare in tutte le pieghe della spesa ogni riduzione pur di trovare un punto di Pil per il 2006. Al riguardo Berlusconi avrebbe nominato una squadra di esperti e avrebbe anche spiegato di voler dare a Tremonti un ruolo nel partito. «Giulio sarà in prima linea - ha sottolineato Berlusconi, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti all'assemblea - nella campagna elettorale». Il Cavaliere aveva incontrato in mattinata l'ex ministro dell'Economia per circa due ore e sembra che Tremonti abbia rifiutato un incarico nel governo come il ministero delle Attività produttive. Quindi i sondaggi: «Siamo usciti da una fase difficile anche con gli alleati: per quanto riguarda i sondaggi siamo, secondo tutti i massimi sondaggisti, in testa alla sinistra 46,6 contro 45,1». Berlusconi avrebbe sottolineato che Forza Italia dovrà utilizzare questo anno per raccontare tutto ciò che il governo e la maggioranza hanno fatto. La base di Forza Italia - avrebbe sottolineato Berlusconi - chiede due cose: essere salvata dai comunisti e avere meno tasse da pagare. Ai deputati azzurri Berlusconi ha chiesto di fare in modo che non manchi mai il numero legale. Inoltre ha proposto la costituzione di un comitato nell'ambito dei gruppi parlamentari allo scopo di incontrarsi con i ministri azzurri per scambiare le informazioni e agevolare il processo informativo. Il presidente del Consiglio avrebbe poi sottolineato che in Forza Italia non è stata commessa alcuna ingiustizia e avrebbe ricordato che nessuno deve temere per il proprio seggio di candidato se ha voglia di combattere. La sua idea è di scovare mille giovani da inviare due per collegio per curare la campagna elettorale di ogni singolo candidato: partire da Quarto per andare alla conquista dell'Italia nel 2006. Insomma, una vera e propria «spedizione dei Mille»: si tratta, avrebbe detto Berlusconi, di giovani preparati, pronti a raccogliere il consenso. Il Cavaliere ha toccato anche l'argomento rimpasto: «Faremo subito due ministri dell'Udc, poi penseremo al completamento della squadra dei sottosegretari». Il premier non avrebbe fatto nomi, ma avrebbe sottolineato che è chiaro chi siano, trattandosi di un vicepremier e del ministro alla Funzione pubblica. strada spianata dunque per Marco Follini e Mario Baccini.