«Anche An vuole meno prelievi sui guadagni»
Così ieri il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, a margine del suo incontro elettorale a Livorno a sostegno del candidato a sindaco della Cdl, Guido Guastalla, rispondendo alla domanda di un giornalista sulla volontà di tagliare le tasse ribadita da Forza Italia al congresso di Assago. Fini ha anche aggiunto che «i patti di maggioranza si rispettano». «Dobbiamo completare il programma - ha concluso il leader di An - il che significa ad esempio anche ridurre le tasse». Fini ha toccato un ampio ventaglio di temi, e sul possibile ruolo dell'Onu in Iraq ha detto: «La posizione che ha assunto Prodi è tale che in sede europea non è condivisa neppure da Solana», aggiungendo: «La posizione di Prodi non è quella di Schroeder, non è la posizione di Chirac, né è quella di Putin, neppure quella di Mubarak a dire il vero. A Bruxelles Prodi sostiene o dovrebbe sostenere cose che poi in Italia, per il suo ruolo di leader dell'opposizione, rinnega». Nel commentare la relazione del neopresidente di Confindustria, Fini ha detto: «C'è un aspetto della relazione di Montezemolo che ho apprezzato molto: è il coraggio con cui ha ribadito che il divario nord-sud, quindi la questione meridionale, continua ad essere una grande questione nazionale». «Era qualche tempo che non si sentiva un linguaggio di questo genere» ha aggiunto Fini che, rispondendo alle domande dei giornalisti sul fatto che per questo motivo forse le parole di Montezemolo non sono piaciute alla Lega, ha aggiunto sorridendo: «forse». Poi, riprendendo l'analisi della relazione del numero uno di Confindustria, Fini ha concluso: «Montezemolo ha detto chiaramente che non voleva criticare o polemizzare. Voleva indicare quello che ha in animo di fare con l'auspicio di fare squadra. Perché un sistema come quello italiano è complesso, in cui ognuno ha una quota di responsabilità. Credo che questa sia la ragione per la quale la relazione di Montezemolo sia stata apprezzata in modo trasversale come si dice in questi casi, con qualche eccezione». Fini ha quindi commentato l'editoriale del quotidiano di Giuliano Ferrara, che ieri accusava di «scarsa cultura politica il premier Silvio Berlusconi»: «Con tutto il rispetto per Giuliano Ferrara e per il suo giornale - ha dichiarato - non credo che "Il Foglio" sia il Vangelo».