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Oggi il dg Cattaneo visita il centro di Torino. Poi andrà a Napoli

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Programmi nuovi, trasmissioni d'informazione rivoluzionarie e anche un Tg culturale: un vero laboratorio in grado di creare un bacino concreto cui potranno attingere le reti e il mercato internazionale. Rai Futura dal 10 giugno avrà già una redazione al lavoro che inizierà la programmazione a settembre, prima all'interno di Rai Doc e poi come canale digitale autonomo. Il responsabile è Giovanni Blasi, mentre Carlo Sartori, presidente di RaiSat collaborerà attivamente. I programmi ideati all'interno di Rai Futura «saranno realizzati all'interno dell'azienda o anche in partnership con altri soggetti - ha spiegato il dg Cattaneo - allo scopo di creare un bacino per la programmazione ma anche per la vendita sul mercato internazionale». Sarà un primo passo per decretare la fine degli appalti esterni? «Potremo anche realizzare i progetti con altri partner», ha ribadito Cattaneo. «Puntiamo a mandare in onda le cose migliori». Per Veneziani, però Rai Futura non si limiterà «a una serra creativa come in passato, ma sarà un canale vero e proprio», una «sorta di Rai in miniatura che toccherà tutti i settori, dall'informazione all'intrattenimento allo spettacolo». Del resto, «l'unico modo per limitare l'importazione di format stranieri è testare programmi», meglio ancora se «aprendo nuovi spazi ai giovani». E se il vertice della Rai cambierà dopole elezioni, che ne sarà di RaiFutura? «In settanta settimane di Rai - ha risposto Veneziani - ne ho trascorse due a parlare di nomine e 68 di dimissioni: prescindo da questo discorso e vado avanti, finchè morte non ci separi». Giovanni Blasi si augura che Rai Futura possa diventare «la Fiorano di Viale Mazzini». E le premesse ci sono: in due mesi sono già arrivati 150 progetti e cassette, fra intrattenimento, cultura, cinema, teatro, informazione. Il budget previsto per quest'anno è di 5.7 milioni di euro, destinati a crescere l'anno prossimo. Tornando alla Rai presente, Veneziani ha sottolienato che sull'indagine interna sulla pubblicità occulta: «Il vertice Rai è tutto dalla parte di Cattaneo per individuare e colpire queste sacche di parassitismo». «Mi piacerebbe comunque -ha proseguito ironico il consigliere- che la Rai lanciasse una pubblicità occulta positiva: per esempio facendo vedere dei reality show e nelle soap qualcuno che ogni tanto legge dei libri...». Oggi l'impegno più importante di Cattaneo è la visita al centro di produzione di Torino, ma c'è già gran fermento per la sua prossima visita nella sede di Napoli. Giu.Cer.

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