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Ciampi: c'è la fame ma si spende troppo per le armi

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A lanciare il monito, è il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, intervenendo ieri a Roma all'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente per la «Giornata dell'Africa». «Il mondo - dice Ciampi - spende 900 miliardi di dollari l'anno per spese militari, 300 miliardi per sussidi agricoli e solo 50 miliardi in aiuti allo sviluppo». Ciampi ha sottolineato il «vincolo profondo che lega l'Italia a questo grande continente, unito all'Europa, attraverso il Mediterraneo, da un rapporto millenario. Condividiamo - ribadisce Ciampi - fini comuni: il superamento del divario tra il Nord e il Sud, la realizzazione degli obiettivi del Vertice del Millennio». Rispetto al passato il capo dello Stato sottolinea che «esistono fattori di speranza e di discontinuità. Lanciando il progetto della Nepad, subito appoggiato dall'Italia, l'Africa per la prima volta ha espresso una volontà di riscatto attraverso l'impegno dei popoli africani a realizzare essi stessi la democrazia, il buon governo, la tutela dei diritti umani. Con la creazione della unione africana, i popoli del continente hanno scelto il cammino dell'integrazione regionale, attraverso la graduale messa in comune di risorse e sovranità: un percorso che abbiamo seguito anche noi europei - ricorda - consegnando al passato ataviche rivalità che avevano per secoli insanguinato il continente, in nome di una duratura e pacifica unione. È una scelta - avverte però Ciampi - che esige continuità d'azione e determinazione e che esclude arretramenti ed esitazioni». Ciampi osserva anche che «dopo il G8 di Genova e il susseguirsi di vertici a Durban, Monterrey, Johannesburg, Cancun, nonostante gli ambiziosi propositi, la Comunità internazionale procede ancora troppo incerta verso gli obiettivi di sviluppo», così, se «numerosi sono i paesi che si affacciano alla democrazia e si impegnano per dare ai loro popoli in futuro migliore, dall'Algeria al Sudafrica al Mozambico, troppe regioni sono ancora teatro di sanguinosi conflitti».

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