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«Un governo che fa miracoli, non perderà»

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Il premier a Prodi: «Il Listone è un'alleanza per il voto, non ha ideali comuni che la sostengono»

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Ipotesi, questa, da collocare nel campo della «irrealtà», e sulla quale non vale perciò la pena di fare commenti. In un'ora di intervento, e rispondendo poi soltanto a un paio di domande nel solito caos di telecamere e microfoni prima di allontanarsi, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha presentato ieri il lavoro di un governo che, ha detto, «ha fatto un miracolo continuo», segnando «successi straordinari» in una situazione di difficoltà internazionale. L'appuntamento era in chiave elettorale: la presentazione di Ombretta Colli, presidente e candidata alla presidenza della Provincia di Milano; abbandonata dalla Lega, che corre da sola, ma ora sostenuta più che mai dallo stesso Berlusconi e dagli alleati: An, Udc, Lista Pri- Liberal Sgarbi, Verdi-Verdi. Appuntamento, quello di ieri a Palazzo Isimbardi, che è stato una sorta di assaggio politico dell'imminente congresso di Forza Italia, in programma al Forum di Assago da giovedì a sabato. La risposta indiretta a Fassino, che prevede la sconfitta del centro destra alle Europee, è lapidaria: una disfatta della Casa delle Libertà è una «ipotesi dell'irrealtà». Un'altra risposta, Berlusconi la dà subito, in avvio del suo intervento: «A sinistra, e non c'è da stupirsi, i programmi non hanno importanza. Ho dovuto constatare che alle politiche del '96 si presentarono con un programma che non realizzarono», e per di più «cambiarono un presidente in corso d'opera». E ora alle Europee, si presentano con «un'alleanza puramente elettorale, perchè poi, lo hanno detto, andranno in tre gruppi diversi: socialisti, liberaldemocratici e popolari». Con buona pace del «progetto di lungo periodo» evocato da Prodi. E a proposito di Europa, Berlusconi attacca sulla politica finanziaria. Accusa «gli strateghi» della finanza europea: «Sono un europeista assoluto, ma non ho paura di dire che chi tiene le fila della moneta sta facendo una cosa assolutamente errata». L'euro è iper-valutato sul dollaro, è tenuto alto «in maniera inconcepibile». La rendita finanziaria sull'euro è tenuta alta «in maniera sconsiderata». Quindi arrivano gli investimenti ma i prodotti dell'area euro costano il 25% in più di quelli dell'area dollaro. «Stiamo lavorando da mesi - spiega poi - per vedere di stabilire un uguale rendimento tra euro e dollaro». In Italia il governo va, sottolinea Berlusconi. «Se non avremo attuato i 5 punti del contratto con gli italiani io, che sono il leader, non mi ripresenterò», assicura Berlusconi, ma aggiunge che tanto è stato fatto. È quel «miracolo continuo» di «successi straordinari nel carniere» pur avendo dovuto agire in un periodo di difficoltà. «Ne abbiamo fatte di tutti i colori», scherza Berlusconi, ed elenca tra l'altro la legge Biagi sul lavoro, la Bossi-Fini (ridotti del 40% i clandestini, regolarizzati 635 mila lavoratori in nero), le tasse: «28 milioni di italiani pagano meno tasse di prima». E sono, dice, i meno abbienti. Poi pagheranno di meno i ceti medi, e infine anche i più ricchi, «che non vanno visti come sfruttatori, ma come imprenditori che creano sviluppo, ricchezza e lavoro». E poi la scuola: «Una riforma che si attendeva dal '23. Sono andati avanti due settimane a dire che avevamo diminuito il tempo pieno». Gli impegni saranno mantenuti, assicura, ma la longevità al governo è necessaria per fare tutto e bene: vedi la media dei 15 anni di governo di Kohl, Thatcher Mitterrand, Gonzales. «In genere - sorride - io sono più veloce. Dieci anni mi basterebbero». Ed è per questo che Berlusconi invita anche a sostenere Ombretta Colli: perchè «ha fatto bene», perchè «con l'esperienza» farà ancora meglio, e poi perchè - lo dice scherzando in milanese - è una bella tusa e sa cantare».

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