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NELLE elezioni europee ci sarà un confronto tra un leader vero, Lilli Gruber, e un leader presentato ...

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Lo hanno affermato il sindaco di Roma Walter Veltroni e il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, intervenendo ad una conferenza stampa a sostegno della Gruber, nella sede del comitato «Uniti per l'Ulivo». Veltroni e Gasbarra hanno aggiunto che anche per gli altri ministri che si candidano è vera la stessa cosa. La Gruber ha ringraziato e ha detto che seguirà fedelmente i consigli «di due persone che di politica organizzata e applicata ne sanno più di me». In particolare il sindaco della Capitale ha detto che Lilli Gruber farà la parlamentare europea «con la determinazione e la consapevolezza sperimentata nel suo lavoro professionale». Ha poi sottolineato che la sua «è una candidatura di sintesi, che ha un valore politico rilevante». Inoltre è una donna - ha evidenziato - e la sua candidatura come capolista corrisponde a un orientamento preciso dell'Ulivo che intende rafforzare la presenza delle donne nel Parlamento europea. Anche per Enrico Gasbarra Lilly Gruber «interpreta il senso della proposta politica della Lista Unitaria, accoglie l'appello di Prodi e sottopone alla comunità la sintesi dei quattro partiti di riferimento». Raccontando la sua campagna elettorale la giornalista ha detto che «gli elettori si rendono conto che l'Europa, un tema che sembra desaparecido dalla campagna del centrodestra, non è così astratta, così priva di significato per la loro vita». Rispondendo poi ai giornalisti sulla situazione in Iraq, la Gruber ha detto: «Credo che dovremo chiedere scusa al popolo iracheno al quale avevamo promesso libertà e democrazia. Gli orrori che sono successi ci fanno vergognare di appartenere a un Occidente che fa false promesse». Sull'Ulivo, poi, suo suo sito ha scritto: «Il centro sinistra è nato dall'unione di esperienze diverse, con storie e culture di provenienza diversa. La lista unitaria è il tentativo di amalgamarne le tradizioni migliori. È inevitabile che in questo crogiolo ogni tanto riaffiori qualche vecchia ruggine. Ma l'unità non è un fulmine sulla via di Damasco, è un edificio da costruire, e ci vuole pazienza e fatica per farlo solido e resistente».

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