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Amato: «Romano si gioca la leadership in queste elezioni»

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Spiega infatti: «È una questione che avverto anche su di me, pensare a una fase nuova significa anche pensare a una nuova classe dirigente». Il ragionamento che fa da premessa è molto semplice. Il leader di Rifondazioen chiede di fare piazza pulite nel centrosinustra: «La dialettica tra la sinistra riformista e la sinistra alternativa va costruita su un doppio binario da un lato la ricerca di una convergenza, tanto più necessaria quando al governo sono le destre. Dall'altro, occorre rovesciare il rapporto tradizionale tra la politica e i movimenti. Signori devono essere i movimenti; l'alleanza politica deve servirli. Sfideremo i riformisti sul terreno dell'alternativa di società. Quale cambiamento proporre al mondo della globalizzazione e della guerra? I riformisti mi sembrano ancorati all'idea di governare la modernizzazione, arricchendola degli elementi che non contiene: la pace, l'Europa. Noi consideriamo questa ipotesi impraticabile». Non solo, ma Bertinotti dice chiaramente che «Veltroni ha ben capito la ridefinizione in corso». Sembra un'incoronazione per il sindaco di Roma, uno dei pochi nell'opposizione che riesce a mettere tutti d'accordo: dall'ala estrema al centro. Ma lo stesso ex leader dei Ds cerca di frenare il tam-tam delle indiscrezioni: «Non c'è nessuno meglio di Romano Prodi che può governare questo Paese e portarlo fuori dalla situazione difficile in cui si trova». Oggi. Domani chissà. Ma che Prodi si giochi tutto in queste elezioni lo si intuisce anche dalle parole di Giuliano Amato, che ha scritto il programma della Lista Ulivo: «È bene che le due sinistre rimangano separate, non per farsi la guerra, ma perché emerga fisiologicamente la prevalenza di quella che è più forte. Ovviamente chi vince dovrà tener conto delle opinioni degli altri, ma c'è modo e modo». Secondo Amato, «una cosa positiva è successa a Milano. Romano Prodi ha detto con assoluta fermezza che la lista avrà un futuro. Perché è giusto dire che gli elettori decideranno del futuro di questa lista: se le daranno forza evolverà, se il risultato sarà modesto prevarranno le spinte centrifughe. Prodi è consapevole che su questo è in gioco anche il suo futuro di leader designato dell'Ulivo».

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