Matteoli chiede 20 milioni di euro di danni per calunnia ai candidati del centro sinistra
Al centro degli attacchi il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli. Critiche pesantissime da parte dell'opposizione di centrosinistra al punto che Matteoli e i 40 candidati della lista di An al Comune di Arezzo hanno annunciato che denunceranno per calunnia i segretari delle nove forze di centrosinistra che appoggiano la candidatura a sindaco di Monica Bettoni e chiederanno più di 20 milioni di euro di danni. Il ministro ha preso la decisione nella notte, per rispondere così - ha spiegato - al contenuto di una serie di volantini delle forze della coalizione (Ds, Margherita, Sdi, Italia dei valori, Pdci, Verdi, Rifondazione, Città aperta, Up-Udeur) critici verso l'Aisa, la società di proprietà pubblica che gestisce i rifiuti in città ed in 11 comuni del comprensorio. Da molti mesi il Comune sta impegnandosi nella vendita di parte dell'azienda per trovare soldi freschi e raddoppiare la capacità produttiva dell' inceneritore. Una decisione non trasparente, obietta il centrosinistra che sottolinea come l'unico soggetto interessato all' operazione sia un gruppo molto vicino ad An e, indirettamente, al ministro Matteoli. Il centrosinistra ha anche accusato la dirigenza Aisa (il presidente è di An) di aver praticato varie forme di clientelismo anche nelle assunzioni di personale e si è rivolto al prefetto, assieme ai comuni piccoli soci di Aisa, ritenendo non giustificata tanta fretta. Per lunedì è stata convocata una manifestazione di protesta davanti al palazzo comunale. Per quella sera, infatti, è stato convocato, in seduta straordinaria, il consiglio comunale con all' ordine del giorno la modifica dello statuto di Aisa. «Ritiriamo la proposta di delibera ha spiegato invece il presidente provinciale di An Oreste Civitelli in accordo con il sindaco, ma non perchè ci sono cose da nascondere, ma per disarmare il centrosinistra che sa solo calunniare». Il presidente ha quindi annunciato una «operazione verità sulla candidata Monica Bettoni per far sapere alla città che la senatrice, che è stata sottosegretario alla sanità, ha preso consistenti contributi elettorali dalle case farmaceutiche».