Istruzione fino ai 18 anni anche in stage professionali
È quanto stabilito di due decreti del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, approvati ieri in Consiglio dei Ministri. I due decreti sono un'altra tappa della riforma della scuola in attuazione della legge del 200. Sul primo «esiste anche il dovere - ha spiegato il ministro Moratti - di adempimento delle famiglie, stabilisce l'obbligo all'istruzione o alla formazione per almeno dodici anni, o fino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età». Già dal prossimo anno scolastico 2004-2005 partirà il primo innalzamento della scolarità obbligatoria di un anno, passando dagli attuali nove a dieci, fino al raggiungimento complessivo del pieno regime. I Comuni vigileranno sull'adempimento delle norme da parte delle famiglie anche attraverso l'Anagrafe nazionale degli studenti istituita presso il Miur, che evidenzierà l'elenco nominativo degli eventuali abbandoni. Il Ministro ha dichiarato «l'intenzione di rivedere, in una direzione più dura, le sanzioni ai genitori inadempienti, per adattarle alle esigenze attuali. È prevista l'esenzione da qualsiasi tassa di frequenza per le scuole statali». Per quanto riguarda il secondo decreto, viene riconosciuta la possibilità, per gli studenti che abbiano compiuto il quindicesimo anno d'età, di realizzare i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, seguendo un percorso di formazione professionale, che potrà strutturarsi in stage presso enti pubblici e privati, compresi gli enti di ricerca, le imprese e il mondo del volontariato. Il passaggio degli studenti verrà seguito da un tutor formativo interno all'istituzione scolastica e da un tutor esterno per assistere lo studente nella struttura ospitante l'esperienza formativa, che garantirà il raggiungimento degli stessi valori di credito rispetto alla frequenza scolastica.