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PEZZOTTA prende le distanze da Epifani e puntualizza: lo sciopero del 21 maggio riguarda solo il rinnovo ...

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«Altre forme di mobilitazione le decideremo unitariamente» ha affermato il segretario generale della Cisl a margine di un convegno. Per Pezzotta «ormai la situazione economica del Paese è drammatica». A suo avviso, l'attuale congiuntura, caratterizzata da una crescita del Pil ancora nettamente al di sotto di quanto sarebbe necessario per parlare di ripresa. E, come il leader della Cgil Guglielmo Epifani, auspica si arrivi ad un nuovo Patto per lo sviluppo con la Confindustria di Luca Cordero di Montezemolo: «Bisogna trovare un accordo - ha detto - partendo dall'intesa su sviluppo e competitività già raggiunta con gli industriali lo scorso anno». Pezzotta parla quindi di un «malessere sociale oramai diffuso», che riguarda soprattutto i lavoratori dipendenti, i pensionati e le famiglie monoreddito «che sempre meno ce la fanno ad arrivare a fine mese»: «Il Pil non cresce, l'inflazione resta alta. In molti - ha detto - non ce la fanno ad andare avanti». Per questo il senso di un nuovo patto per lo sviluppo è proprio quello di definire obiettivi condivisi con Confindustria e indicare una via d'uscita all'attuale situazione, proponendola al governo. Intanto, il segretario nazionale dell'Ugl-Statali, Giulio Del Ben, nel corso di un convegno a Catania sui problemi che il pubblico impiego sta attraversando ha affermato che «ogni giorno che passa riceviamo conferme sull'inevitabilità dello sciopero del 21 maggio proclamato dalla nostra categoria». «Segnali negativi che fanno pensare a restrizioni pesanti per il comparto si moltiplicano - ha spiegato Del Bon -: la riforma fiscale, da una parte, lascia intendere l'assottigliamento delle risorse che sarebbero dovute servire per il rinnovo del contratto, mentre il testo della riforma delle pensioni, dall'altra, sancisce l'impossibilità di far decollare la pensione integrativa per la categoria».

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