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Tutti (o quasi) in piazza contro la Moratti

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I giovani di Forza Italia e di An: basta con mistificazioni e strumentalizzazioni

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Dalla scuola per l'infanzia, alle elementari, dalle medie alle superiori fino all'università: genitori con bambini, maestre, professori, studenti, ricercatori, precari ecc. Una sfilza di sigle sindacali, comitati di settore, associazioni nazionali ma anche cani sciolti. Striscioni variopinti, slogan contro il ministro e i punti «caldi» della sua riforma per «difendere la scuola pubblica», ribadendo il no all'abolizione del tempo pieno, ai tagli agli organici e al sostegno, e la necessità, invece, di aumentare i finanziamenti per innalzare la qualità della scuola, dell'università e della ricerca pubblica. In sostanza si chiede il ritiro del decreto attuativo di materna, elementare e medie, il blocco dei decreti sulla scuola superiore e si insiste sul rifiuto alle politiche governative contro l'università. Tutto secondo un copione già collaudato. Il corteo partirà da Piazza della Repubblica (ore 14) e si snocciolerà lungo le vie del centro per concludersi a Piazza Navona. «Questa mobilitazione - hanno precisato gli organizzatori - dovrà fungere da punto di riferimento alla pratica di rifiuto capillare degli aspetti distruttivi della riforma che sta crescendo in questi giorni nella scuola e nell'università». Secondo gli organizzatori una prova dei danni provocati dalla riforma del ministro Moratti sarebbero «le migliaia di bambini in lista d'attesa per un posto nelle scuole d'infanzia e le migliaia di studenti che non potranno usufruire né del tempo pieno né del tempo prolungato». È per questo che sfileranno anche tanti bambini: da ricordare che il centrodestra aveva stigmatizzato, tempo fa, la presenza dei minori in questo tipo di manifestazione. Comunque per i più piccoli sono stati previsti punti «ludici» con bande musicali e artisti di strada. Secondo l'Unione degli studenti per colpa dell'abbassamento dell'obbligo scolastico «ventimila ragazzi non hanno rinnovato l'iscrizione a scuola dopo la terza media». Contro la manifestazione e le posizioni dell'Uds insorgono i giovani di Forza Italia: «Non è vero che ci sia alcuna volontà di zittire gli studenti. Il Ministero ha sempre incontrato e ascoltato gli studenti stessi. L'Uds e la sinistra continuano a dare i numeri e a chiedere l'abolizione della riforma Moratti solo perchè - conclude Mannini - temono che una buona riforma possa smentire nei fatti anni di chiacchiere e bugie confezionate ad arte». Anche l'associazione Insieme per la scuola di AN dice no alla protesta: «Basta con le mistificazioni e strumentalizzazioni di famiglie e docenti. Bisognerebbe fare ispezioni negli istituti dove vengono affissi volantini che insistono a sfornare falsità pericolose con l'avallo dei Dirigenti scolastici».

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