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«Lì col volto amico ci sta aiutando la Lega Araba»

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E il ministro della Difesa Antonio Martino non è riuscito a concludere due dei suoi interventi ma i testi sono stati consegnati al servizio stenografico della Camera. Nel primo caso ha svolto alcune considerazioni di carattere politico: «Il Governo italiano - si legge nella dichiarazione di Martino - è attualmente coinvolto in un processo di consultazioni con le principali Capitali europee e dei Paesi membri del Consiglio di Sicurezza sul tema della nuova risoluzione che dovrebbe sancire il ruolo dell'organizzazione in Iraq. Altrettanto intenso è il confronto e il dialogo con la Lega Araba e con i principali Paesi Arabi della regione mediorientale e del Maghreb». Nel secondo caso, nella risposta a Marco Rizzo, si legge una spiegazione sulla nostra missione in Iraq: «Nessun compito aggressivo, bellicoso, non rispettoso della persona umana; bensì essenzialmente protettivo, difensivo ed umanitario. I nostri militari sono fedeli ad un modello di comportamento capace di mostrare un volto amico, pronto a lavorare per alleviare i disagi di una popolazione povera, sbandata e vittima essa stessa». È inoltre scritto: «È anche grazie a ciò che abbiamo già ottenuto importanti risultati. Sono stati, riattivati i servizi di forniture idriche, elettricità, ospedali ed assistenza sanitaria, istruzione, trasporti, circolazione delle merci, distribuzione del carburante. Nel Paese circola una stampa libera, internet e TV satellitari hanno riavuto la legalità, che equivale a dire libertà di opinioni, libertà di culto e libertà di insegnamento, cioè valori imprescindibili della democrazia, che devono aiutare anche una sempre più efficace difesa e crescita della dignità umana».

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